Piotr Kapitza
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Nobel per la fisica |
Piotr Leonidovic Kapitza (nato a 9 luglio 1894 a Kronstadt - 8 aprile 1984) è stato un fisico sovietico denominato il padre dell'atomica russa: costribuì, con Igor V. Kurchatov e altri fisici, a progettare e a dirigere la costruzione della bomba nucleare (al plutonio ed all'uranio) e di quella termonucleare (all'idrogeno) dell'Unione Sovietica.
Dopo la laurea conseguita al Politecnico di Pietroburgo, fino al 1921 lavorò alla società di fisica della stessa città sotto un grande maestro, Abram F. Joffe.
Nel 1922, dopo l'uccisione del padre (generale zarista) da parte dei bolscevichi, fuggi in Inghilterra e nel 1923, all'Università di Cambridge, si occupò di fisica nucleare al Laboratorio Cavendish sotto la direzione di Ernest Rutherford.
Nel 1930 divenne professore di fisica.
Rifiutò numerosi inviti del governo sovietico sovietico di rimpatriare, finché nel 1934, incoraggiato dalla garanzia (offertagli dallo scrittore Maksim Gorkij) di poter tornare liberamente in Inghilterra, si decise a recarsi in URSS come turista.
Qui Stalin, con inviti personali, regali, promesse di mezzi e di massima libertà, lo circuì a tal punto che Kapitza si decise a restare.
Il suo laboratorio inglese venne acquistato dal governo russo e installato nei pressi di Mosca. Altre attrezzature furono acquistate negli Stati Uniti ed in Italia.
Kapitza ottenne anche la liberazione di tutti i fisici mandati in Siberia nei campi di lavoro, e lo fece di persona impiegandovi un anno.
Ha vinto il Premio Nobel per la fisica nel 1978.