Pietro Canonica
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Pietro Canonica (Moncalieri, 1 marzo 1869 - Roma, 8 giugno 1959), scultore italiano fu nominato Senatore a vita da Luigi Einaudi nel 1950.
A soli 17 anni vinse un premio per la sua statua intitolata "Novizia" divenendo famosissimo subito in tutto il mondo per la sua capacità di realizzare sculture così reali da lasciare di stucco.
Altre sue opere principali sono: "Lo scavatore", "Le comunicande" e la statua dedicata all'ultimo zar di tutte le Russie, quest'ultima distrutta durante la rivoluzione bolscevica del 1917-1918. La statua "Le comunicande" è estremamente realistica. Realizzò ed ideò anche dei mausolei e tombe monumentali ed artistiche.
Ebbe intenzione di realizzare il Vittoriano, però siccome, nel frattempo, divenuto politico non poté ultimarlo. Le statue nella parte alta destra del monumento romano sono sue.
In Via Pietro Canonica, a Roma, vicino a Piazza di Siena, nella Villa Borghese, presso la fortezzuola (così chiamata per l'aspetto), è stato allestito una casa-museo a lui dedicata. La casa-museo, ove lui visse fino alla morte, gli fu donata dal comune di Roma che ora gestisce il Museo che ora porta il nome dell'artista per dare possibilità al grande artista di stile liberty agli inizi e neo-romanico alla seconda e ultima fase della sua grandea produzione di marmi.
Ma produsse anche un'opera teatrale (suonava il pianoforte amatorialmente, strumento che è posto al 1° piano della casa-museo al termine del tragitto museale, in pratica nello salotto del grande artista piemontese. Nello stesso piano vi è anche la camera da letto e la camera da pranzo) e scrisse un romanzo, opere conservate nello studio dell'artista, studio lasciato così com'è, con, al centro della sala, l'ultima opera creata dallo scultore, il mausoleo al musicista napoletano Paisiello, insieme a tutti gli attrezzi usati per creare le opere conservate gelosamente dalle guide del museo.
Nelle altre stanze sono conservare copie ed originali dell'inconmesurabile produzione del Canonica. Pare che il comune dapprima gli avesse concesso all'artista la Casina di Raffaello posta nelle vicinaze dell'attuale museo, e comunque sita sempre nella romana Villa Borghese, nella via che porta il nome della Casina ove visse nella breve permanenza romana il pittore Raffaello Sanzio. Ma siccome troppo piccola per ospitare le opere che man mano lo scultore realizzava e lasciava in giacenza prima di venderle, gli concesse in seguito la nuova sistemazione molto più grande.
Alla scomparta dello scultore, la seconda moglie [che pare che dormisse in una camera adiacente alla sala da letto in mostra al 1° piano, pare che non dormisse col Canonica per non creae scandalo perché molto più giovane di lui (morì negli anni ottanta del secolo scorso!!!!!), questo a detta delle guide] fece da guida fino alla sua morte. Dopo la morte della 2ª moglie del Canonica, battaglie burocratiche durate una decina d'anni circa, hanno permesso di rendere il museo da privato a comunale, nonostante l'odierna scarsa affluenza di pubblico ora il museo si regge comunque in piedi...
N. B. Un aneddoto:
Una statua di bersaglieri con un cannone sita di fronte all'entrata del museo fa pensare la gente ad un museo militare (Museo "Cannonica"?!?!?!...), oppure i probabili visitanti leggendo Museo Canonica pensa che si tratti di un museo clericale, oppure ritornano all'ipotesi Museo Cannonica che si tratti di un museo dedicato alla pianta del genere "Cannabis" ed a tutti i derivati della pianta...