Parole in libertà
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1. Col termine Parole in libertà si indica un genere poetico futurista inventato nel 1912 da Filippo Tommaso Marinetti, che prevedeva tra l'altro l'abolizione di sintassi e puntaggiatura e l'uso di caratteri di dimensioni e colori diversi con effetti visuali.
2. Parole in libertà è un modo di dire della lingua italiana (alla cui diffusione nell'italiano parlato contribuì forse la diffusione delle "parole in libertà" futuriste): il significato corrente è "parole espresse liberamente, senza prendersi responsabilità di ciò che si dice e senza preoccuparsi di offendere qualcuno".
3. Parole in libertà è un libro di aforismi di Angelo Fortunato Formiggini, pubblicato postumo nel 1945.