Panzer IV (carro armato)
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Panzer IV | |
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Caratteristiche generali | |
Equipaggio | 5 |
Lunghezza | 5,89 m |
Larghezza | 2,88 m |
Altezza | 2,68 m |
Peso | 23 t |
Corazzatura ed armamento | |
Corazzatura | |
Armamento primario | 1 cannone KwK 40 da 75 mm |
Armamento secondario | 2 da 7,92 mm |
Mobilità | |
Motore | Maybach HL 120 TRM 300 hp |
Velocità | 40 km/h |
Potenza/peso | 13 hp/ton |
Autonomia | 300 km |
Il progetto del Panzer IV (denominato PzKW IV), palesemente una versione "pantografata" del PzKW III, venne sviluppato sulla base delle idee dello stato maggiore tedesco, che prevedevano l'introduzione nelle Panzerdivisionen di due modelli principali: un carro medio, costituito dal PzKW III, destinato a costituire la massa dei mezzi da combattimento, ed un carro pesante, da costruire in un numero minore, da utilizzare per l'appoggio alla fanteria. La storia ribalterà i ruoli, con il PzKW III che già nel 1942 si dimostrerà irrimediabilmente superato come carro da combattimento, a causa della protezione e dell'armamento insufficienti, ed il PzKW IV, di cui si ipotizzava di interrompere la produzione, che invece diverrà il carro armato tedesco più prodotto, e costituirà soprattutto per l'Esercito (essendo Panther e Tiger destinati in maggioranza alle divisioni corazzate delle SS), il nerbo delle Panzerdivisionen fino all'ultimo giorno di guerra.
Nato inizialmente come carro d'appoggio alla fanteria, venne armato con un cannone a bassa velocità iniziale da 75/24 (75 mm di calibro, canna di lunghezza pari a 24 volte il calibro) pensato appunto per fornire alla fanteria un supporto mobile simile a quello degli obici.
Tuttavia l'impiego operativo in guerra dimostrò rapidamente che tale armamento era poco efficace contro carri bene corazzati, come i Matilda inglesi e i T-34 e KV-1 sovietici, e nel giro di meno di due anni il PzKW IV passò in sequenza ad impiegare il cannone 7.5-cm KwK 40 (75 mm di calibro, canna di lunghezza pari a 43 volte il calibro) ed infine quello che sarà il suo armamento standard, il cannone 7.5-cm KwK 40 (75 mm di calibro, canna di lunghezza pari a 48 volte il calibro, notare che nonostante la sigla coincida, in quanto il secondo fu essenzialmente una versione con canna più lunga).
Anche la corazzatura aumentò progressivamente, al fine di permettere la sopravvivenza del mezzo alla sempre crescente minaccia dei carri avversari, e si arrivò ad impiegare per esso il primo esempio di corazzatura "spaziata" per neutralizzare la minaccia dei proiettili a carica cava, che proprio a metà della Seconda Guerra Mondiale comparvero soprattutto nelle armi portatili anticarro (Bazooka, Panzerfaust, Piat) per citare alcune di queste armi.
Anche se non dimostrò mai una netta superiorità tecnica sui carri nemici, la validità delle scelte tecniche e la curata messa a punto gli garantirono la fama di mezzo affidabilissimo, facile da mantenere e comunque sempre efficace contro i propri avversari. Tanto che questo fu l'unico carro di tutti i belligeranti che fu prodotto dall'inizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale e che fu il carro prodotto in maggior numero dai tedeschi.
I suoi maggiori estimatori forse furono, paradossalmente i sovietici, che ne apprezzarono le caratteristiche di efficienza e robustezza, al contrario dei più famosi Panther e Tiger ai quali mancò sempre sia l'affidabilità e semplicità del PzKW IV, sia la sua capacità di affrontare lunghi spostamenti autonomamente, e pertanto erano temuti come avversari (quando presenti e funzionanti) ma non considerati mezzi realmente di successo per il grande impegno logistico che richiedevano per essere impiegati. L'ultimo PzKW IV fu distrutto in azione dall'Esercito Israeliano durante la Guerra dei Sei Giorni (1967) sulle alture del Golan.
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