Pacemaker
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Il pacemaker è un dispositivo medico, in particolare un dispositivo attivo impiantabile, che funge da ausilio alla funzione cardiaca di soggetti nei quali il normale ritmo risulta compromesso.
Inventato dal canadese John Hopps1950 ha oggi assunto un ruolo preminente nella terapia di molte malattie cardiache, sia per impedire aritmie indotte da una patologia cronica, sia per prevenire alterazioni del ritmo cardiaco ad insorgenza sporadica che possono avere prognosi infausta. Tale diffusa utilizzazione è stata possibile sia utilizzando tecnologie elettroniche, caratterizzate da assorbimento di corrente estremamente modesto ed alto grado di miniaturizzazione, sia per la possibilità di utilizzare materiali biocompatibili complessi, con i quali è possibile rendere ideali le funzioni di accoppiamento stimolatore-miocardio.
Le persone che portano un pacemaker possono svolgere attività professionali, sportive e di tempo libero come di consueto. Se si utilizzano degli apparecchi Natel D bisogna mantenere una distanza di sicurezza di almeno 10-15 cm, che va pure rispettata nei riguardi di utensili elettrici, apparecchi per fisioterapia, antenne emittenti e saldatori.
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[modifica] Funzione del pacemaker
Il pacemaker è un generatore di impulsi elettrici di opportuna durata, ampiezza e frequenza che può sostituire, sia temporaneamente che definitivamente, la funzione del nodo senoatriale (SA) quando esso, per motivi patologici, cessa di avere la sua normale funzione. L'azione ritmica del cuore viene avviata dal nodo SA . Ogni impulso si propoga attraverso gli atrii sinistro e destro, arriva al nodo atrioventricolare (AV) e da qui, ai due ventricoli.
Normalmente la cadenza degli impulsi è di 70 - 72 al minuto. Ogni variazione di tale ritmo viene chiamato aritmia. Se il nodo SA manifesta un cattivo funzionamento la funzione di marcatempo viene svolta soltanto dal nodo atrioventricolare. Questo, tuttavia, può eccitare per suo conto i ventricoli anche in presenza di normale eccitazione atriale e quindi fuori sincronismo.
In caso di funzionamento cattivo o assente sia del nodo SA che del nodo AV la muscolatura ventricolare si adatta a lavorare da sola, senza marcatempo (cronotropismo) ma in questo caso il ritmo è pericolasamente basso (30 bpm).
Il pacemaker è un oscillatore elettronico capace di produrre impulsi elettrici autonomi o triggerati (cioè stimolati da una causa naturale). Questi devono indurre eccitazione negli atrii o nei ventricoli causandone la contrazione, consentendo al cuore di svolgere il suo normale lavoro di pompa. Gli impulsi vengono applicati tramite un elettrocatetere introdotto attraverso la vena succlavia destra o la vena brachiocefalica sinistra e condotto nelle cavità cardiache.
Gli elettrodi possono essere bipolari (anodo e catodo entrambi interni al cuore) o monopolari (catodo nel cuore ed anodo solitamente costituito dalla custodia metallica dello stesso pacemaker).
L'oscillatore elettronico è contenuto in una custodia di accaio inox o di titanio, che viene impiantato, per via chirurgica, sotto cute fino a quando, esaurita la batteria interna, deve venire espiantato e sostituito con uno nuovo.
Le dimensioni fisiche del pacemaker sono molto contenute: peso circa 20 gr., 7x6x2 cm. Funziona alimentato da particolari batterie, solitamente Litio-Iodio che assicurano una autonomia di circa 7/8 anni (in media).
L'intervento chirurgico è di piccola entità e si può effettuare senza problemi e senza particolari preparativi anche nelle persone anziane. L'impianto dura un'ora e richiede una degenza in ospedale di due giorni.
In anestesia locale si pratica una piccola incisione della pelle, generalmente nella regione della clavicola, attraverso la quale si introduce la sonda in una vena e poi la si sospinge fino al cuore.
Sotto controllo radiologico l'estremità della sonda viene saldamente fissata alla punta del ventricolo destro. Se il pacemaker funziona con due sonde, la seconda viene fissata allo stesso modo all'atrio destro.
[modifica] Tipi di pacemaker
- Pacemaker asincrono
- Pacemaker sincrono
- Pacemaker completamente automatico
[modifica] Prestazioni tipiche
| Frequenza minima |
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| Soglia di attività |
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| Sensibilità del sensore di attività | Indicata su scala graduata da 1 a 10. |
| Tempo di ritardo per l'incremento
della frequenza di stimolazione |
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| Tempo di ritardo per il decremento
della frequenza di stimolazione |
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| Stile di vita del paziente |
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| Ampiezza dell'impulso | da 0.5V a 7.5V |
| Durata dell'impulso | da 0.03ms a 15ms |
| Sensibilità atriale | da 0.25mV a 4mV |
| Sensibilità ventricolare | da 1mV a 11.2mV |
| Polarità stimolazione |
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| Polarità rilevazione |
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| Polarità di interdizione atriale | 100-350ms |
| Periodo refrattario | 100-500ms
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