Nur-Banu
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Nur-Banu o Nurbanu (1525 – Istanbul, 1587) fu moglie del sultano Selim II e madre del sultano Murad III. Tradizionalmente viene presentata come nata Cecilia Venier-Baffo a Paros, nobildonna veneziana, nipote del doge Sebastiano Veniero. Cecilia sarebbe stata venduta dal padre e dal doge di Venezia nel 1537, allo scopo di contrastare l'ascesa nell'harem di Hürrem, la favorita di Solimano il Magnifico. Secondo le più recenti ricerche storiografiche sarebbe stata invece greca [1], rapita giovanissima a Corfù e portata ad Istanbul. Entrata nell'harem del Topkapı, prese il nome di Nur-Banu, "principessa della luce".
Diventò in seguito la sposa favorita del sultano Selim II, al quale darà un figlio, Murad, che divenne sultano (Murad III) nel 1574. Nurbanu ebbe quindi diritto al titolo di valide sultan (madre del sultano regnante). Morì avvelenata nel 1587. La sua è una delle figure principali del periodo della storia ottomana denominato "regno delle donne", in cui l'influenza dell'harem sui sultani in carica fu considerevole. Nurbanu mantenne rapporti epistolari con Elisabetta I e Caterina de' Medici. Commissionò al famoso architetto Sinan una moschea con un complesso di altri edifici.
[modifica] Note
- ↑ M.P. Pedani cita il nome Kalé Kartánou, v. Venezia tra Mori, Turchi e Persiani, Vicenza 2005 – pag.23
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