Nicola Zingarelli
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Nota disambigua - Questa pagina tratta del filologo Nicola Zingarelli. Per il musicista e compositore omonimo vedi Nicola Antonio Zingarelli. |
Nicola Zingarelli (Cerignola, 31 agosto 1860 - Milano, 6 giugno 1935)
Letterato umanista e filologo, si laurea in lettere a Napoli nel 1882. In seguito perfezionerà i suoi studi in Germania a Breslau, prima, e Berlino, poi. Insegna in alcune scuole a Palermo, Campobasso, Ferrara e Napoli fino al 1906 quando vince un concorso e diventa professore di storia comparata delle letterature neolatine all'Università di Palermo. Nel 1916 assume la cattedra di lingue e letterature romanze all'Università di Milano che occupa fino al 1932 quando passa a quella di letteratura italiana.
Nella sua impegnatissima carriera rivestirà molti importanti ruoli come Direttore della sezione letterature romanze dell’Enciclopedia Italiana curata dall'Istituto Treccani, come direttore della rivista napoletana Rassegna critica della letteratura italiana e come membro delle prestigiose Accademie della Crusca e dell'Arcadia.
Scrisse innumerevoli lavori sia per la pubblicazione che per conferenze e convegni di studio, ma la maggior parte della sua attenzione fu catturata dagli studi su Dante e dalla compilazione del Vocabolario.
[modifica] Il Vocabolario
Il “Vocabolario della lingua italiana” è senz’altro la sua opera più conosciuta. Inizia a lavorare alla sua compilazione nel novembre del 1912 e nel 1917 comincia la pubblicazione a fascicoli per conto degli editori milanesi Bietti e Reggiani. La prima raccolta in volume risale al marzo 1922 ed è già una seconda edizione, avendo Zingarelli rimesso mano personalmente alla compilazione.
Scriverà in una delle prefazioni che: “Mai non è apparsa tanto evidente la mutabilità delle lingue come nel tempo dallo scoppiar della guerra ai giorni presenti. Non meno rivoluzionari sono stati i progressi dell'aviazione, della radiotelegrafia e dell'automobilismo. Il Vocabolario a distanza di pochi anni mi pareva invecchiato; e bisognava dunque rifarlo in parte, oltre che ricorreggerlo. Ricorretto, rimutato, aggiornato, esso sta in questa nuova edizione”.
Zingarelli curerà personalmente altre tre edizioni nel 1924, nel 1928 e l’ultima, che uscirà pochi mesi dopo la sua morte, nel 1935. Attualmente il Vocabolario è pubblicato da Zanichelli con edizione annuale.