Nguyen Ngoc Loan
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Nguyen Ngoc Loan (11 dicembre 1930; 14 giugno 1998) fu il capo della Polizia Nazionale della Repubblica del Vietnam.
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[modifica] Biografia
Nguyen Ngoc Loan fu precedentemente un Generale di brigata dell'Esercito della Repubblica del Vietnam.
Nguyen giustiziò sommariamente Nguyen Van Lem, un prigioniero Viet Cong, di fronte ad un cameraman dell' NBC ed ad un fotografo dell'Associated Press: Eddie Adams il 1 febbraio del 1968. La foto (che cattura "Il Generale Nguyen Ngoc Loan mentre giustizia un prigioniero Viet Cong a Saigon") e il filmato divennero due delle più famose immagini giornalistiche che iniziarono a cambiare l'Opinione pubblica americana riguardo l'intervento nella Guerra del Vietnam del proprio Paese.
Nella foto, Nguyen Van Lem è prigioniero, le sue mani sono state legate e è di fronte ai giornalisti. Il Generale Loan, estratto il suo revolver, tranquillamente uccide il prigioniero con un singolo colpo alla tempia destra.
Lasciò il Vietnam durante la caduta di Saigon, nel 1975.
Si rifugiò in Virginia ed aprì un ristorante pizzeria, ma dovette vederlo dopo che il suo passato fu di nuovo di dominio pubblico nel 1991, quando un cliente abituale gli scrisse "conosciamo chi sei" su un porta nel suo ristorante. È morto di cancro il 14 luglio 1998 a Burke, in Virginia, un sobborgo di Washington (distretto di Columbia).
È stato sposato a Chinh Mai, dalla quale ha avuto cinque figli.
[modifica] Esecuzione del prigioniero
Il Generale Nguyen Ngoc Loan mentre giustizia un prigioniero Viet Cong a Saigon(General Nguyen Ngoc Loan Executing a Viet Cong Prisoner in Saigon) e una fotografia presa da Eddie Adams il1 febbraio 1968 che mostra il capo della Polizia Nazionale della Repubblica del Vietnam: Nguyen Ngoc Loan giustiziare l'ufficiale Viet Cong: Nguyen Van Lem a Saigon durante l'Offensiva del Têt. La fotografia di Adams mostra il momento in cui il proiettile è stato esploso; il vietcong morto,con la bocca contratta in una smorfia ed i capelli ancora mossi dallo sparo, non ha ancora cominciato a cadere. Il fatto venne immortalato anche da un cameraman dell' ABC , ma la fotografia di Adams rimane l'immagine del fatto per antonomasia, che fece il giro del mondo sulle prime pagine di tutti i giornali.
Lem comandava un plotone di Viet Cong dediti all' assassinio ed alla vendetta, che quel giorno aveva come obiettivi designati gli ufficiali della Polizia Nazionale del Vietnam del Sud, o in loro vece, le famiglie degli stessi ufficiali di polizia; Lem venne catturato vicino ad una fossa che conteneva trentaquattro corpi di poliziotti e di loro parenti, alcuno loro appartenevano a famiglie imparentante con il generale o erano suoi stretti amici. E di suo pugno aveva brutalmente assassinato un poliziotto, sua mogIie e i tre bambini, ai quali non fu concessa l'eguale fortuna di avere a disposizione una squadra di cameramen ed un fotografo che li riprendesse.
La vedova di Lem confermò che il suo marito era un membro dei Viet Cong e non vide più dopo che l'offensiva di Tet cominciò.
Benché alcuni critici ancora sostengano che l'azione di Nguyen Loan ha violato la convenzione di Ginevra per il trattamento dei prigionieri di guerra (Nguyen Van Lem non stava portando un'uniforme né stava combattendo contro presunti soldati nemici, così è il risultanto dalla commissione contro i crimini di guerra), i diritti di prigioniero di guerra venivano accordati ai Viet Cong a condizione di essere catturati durante le operazioni militari. Quelli considerati come guerriglieri erano soggetti soltanto alle leggi del governo sud-vietnamita.
Durante l' offensiva del Tet, Loan e la sua polizia mantennero Saigon fuori dal controllo dei Viet Cong fino alla conclusione della guerra. Durante la difesa di Saigon, Nguyen spostò le sue truppe dalla difesa dell'ambasciata americana al palazzo presidenziale, un atto per cui gli Americani nel Vietnam non lo ha perdonarono mai.
La foto di Adams vinse il premio Pulitzer nel 1969, benché lui successivamente si disse di rammaricarsi dell' effetto che poi ebbe, l'immagine si trasformò in in un'icona pacifista.
Per quanto riguarda il Generale Loan e la sua famosa fotografia ,Eddie Adams più successivamente scrisse su il Time:
«Il generale uccise il Viet Cong; Io uccisi il Generale con la mia macchina fotografica.
Tuttora le fotografie sono le armi più potenti del mondo. La gente le crede, ma le fotografie mentono, anche senza essere manipolate. Sono soltanto le metà-verità. la cosa che la fotografia non ha detto era :'che cosa voi avreste fatto se foste stato il Generale a quel ora , in quel posto e quel giorno caldo, ed avreste catturato il cosiddetto cattivo dopo che avesse fatto fuori, due o tre soldati americani?'. come fate a sapere che non avreste tirato il grilletto voi stessi?» |
Adams, anni più tardi, chiese pubblicamente scusa a Loan ed alla sua famiglia per il disonore che aveva provocato loro. Quando il Generale Loan morì, Adams lo elogiò come eroe di una giusta causa.
[modifica] Curiosità
Un'interessante intervista al Generale Loan si può trovare riportata nel libro: Niente e così sia di Oriana Fallaci. In essa traspare una altro lato della personalità del generale che compone poesie e risulta dotato di più umanità di quanto apparirebbe. Alla domanda della Fallaci se egli fosse un uomo crudele rispose:
«Madame! io crudele?!? Che dice? Può un uomo che ama le rose essere un uomo crudele? Madame! Se dicesse questo ai miei agenti, l'arresterebero subito. La crederebbero pazza. Mi ripetono sempre: lei è troppo buono per il mestiere che fa, dovrebbe essere più spietato, più duro. Ma io rispondo: educazione, ragazzi, educazione. In questo menstiere non serve la crudeltà, serve la buona educazione.»
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(risposta di Nguyen Ngoc Loan a O. Fallaci, Niente e così sia)
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[modifica] Collegamenti esterni
- l'esatta posizione del luogo dove avenne l'esecuzione: la parte occidentale di "Lý Thái Tổ" street,al cento della mappa satellitare, osservata dalla parte orientale come indicato nell'immagine di esecuzione
- la foto dell'esecuzione