Mutilazione del bestiame
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Motivazione: alcune conclusioni sono forzate. Segnalazione di Sbìsolo 23:56, 9 mar 2006 (CET)
Il fenomeno della mutilazione del bestiame si riferisce ad eventi accaduti negli Stati Uniti in circostanze anomale. Tra gli anni settanta e novanta si sono registrate diverse centinaia di casi in cui i capi di bestiame allevati nelle fattorie statunitensi sono stati rinvenuti morti con gravi mutilazioni dalle caratteristiche non comuni. Dagli esami effettuati sulle carcasse è stato evidenziato che agli animali erano stati asportati, nella maggioranza dei casi, i genitali e le zone circostanti. Ciò che lascia perplessi sono le modalità dell'asportazione, ovvero dalla precisione chiurgica delle incisioni, la totale assenza di sangue sia nel corpo dell'animale sia nella zona circostante il rinvenimento della carcassa. Le ferite tramite le quali venivano asportati gli organi sembrerebbero essere state provocate con tecnologia laser in quanto la sezione di tessuto interessata dalla ferita risulta cauterizzata. In molti casi la carcassa dell'animale presentava fratture multiple sul lato rivolto verso terra, questo ha fatto presupporre che gli animali fossero caduti da un'altezza elevata, particolare che ha alimentato le teorie degli ufologi sul fatto che gli animali fossero stati rapiti da presunti alieni per poi essere uccisi e scaraventati al suolo. L'ufologa Linda Moulton Howe è considerata la massima esperta mondiale di casi di mutilazione animale.