Museo di Belle Arti di Budapest
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Il Museo di Belle Arti di Budapest (in magiaro Szépművészeti Múzeum), ospitato in un bell’edificio in stile classicheggiante - situato in Dózsa György, 41, Budapest - conserva una tra le più importante collezione di dipinti del mondo, con opere che percorrono tutto l’arco di tempo che va dal Medioevo al Novecento e tutte le principali scuole europee.
[modifica] Cenni storici
Il Museo fu aperto al pubblico, nell’attuale sede, nel 1906.
Il primo ampio nucleo delle collezioni che oggi il museo vanta venne acquisito grazie a donazioni e lasciti di nobili e prelati ungheresi che, tra Settecento ed Ottocento, avevano sviluppato una competente passione collezionistica.
Nel 1848, appena cessati i moti rivoluzionari indipendentisti, si occupò personalmente dell’ampliamento della collezione (facendovi trasferire opere provenienti da molteplici edifici pubblici) Lajos Kossuth, il popolare eroe e padre della patria ungherese.
Il suo fine era - come scrive Vittorio Sgarbi - creare un vero tesoro nazionale che certificasse la legittimità dell’Ungheria di stare sullo stesso piano delle grandi nazioni europee (la Francia del Louvre, la Spagna del Prado, la Gran Bretagna della National Gallery), e servisse ai connazionali per trovare motivi di riconoscimento nella storia documentata da questo patrimonio, anche in rievocazione ideale del vecchio tesoro che i sovrani ungheresi avevano raccolto e che gli Ottomani avevano disperso nel Cinquecento.
Da allora la politica di ampliamento, attraverso donazioni ed acquisti, non ebbe sosta. Il più importante ampliamento avvenne nel 1870, quando la famiglia de principi Esterházy accettò di vendere al governo la sua straordinaria raccolta comprendente 636 dipinti (con opere di pittori del calibro di Raffaello, Correggio, Veronese, Rubens, Van Dyck, Tiepolo e Goya).
Il museo fu bombardato e saccheggiato dalle truppe naziste durante la Seconda guerra mondiale. Le opere trafugate furono restituite nel dopoguerra.
L’ampliamento delle collezioni continuò con il governo comunista del Paese (con l’acquisto di capolavori di Poussin, El Greco, Monet, Corot e molti altri).
[modifica] Le collezioni
Le raccolte sono oggi articolate in sei sezioni:
- La collezione egizia
- La collezione delle antichità greco-romane
- La galleria dei Maestri antichi (comprendente una sezione di pittura italiana di eccezionale ricchezza con opere da Giotto a Tiepolo; una di pittura spagnola (opere di Diego Velázquez, Ribera, El Greco, Murillo e Goya); una di pittura fiamminga ed olandese (opere di Gerard David, Hans Memling, Pieter Bruegel il Vecchio, Rubens, Van Dyck, Rembrandt e la sua scuola, Jacob Van Ruisdael); una comprendente la scuola germanica ed austriaca (opere di Hans Holbein il Vecchio, Albrecht Dürer e Lucas Cranach); una di pittura francese (con opere Nicolas Poussin, Claude Lorrain, Simon Vouet)
- La collezione delle sculture antiche (con l'unica opera scultorea – una statua equestre in bronzo - attribuita a Leonardo ed importanti opere rinascimentali italiane, come la Giuditta di Giovanni della Robbia e l'Arcangelo Gabriele di Agostino di Duccio
- La collezione dell'Ottocento e Novecento (con opere di tutti i maggiori impressionisti francesi)
- Il Gabinetto dei disegni e delle stampe (composto da circa diecimila disegni e da più di centomila stampe)
Una mostra dal titolo "Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di Belle Arti di Budapest" tenuta a Torino tra l’ottobre 2004 e il gennaio 2005 ha consentito al grande pubblico di apprezzare la straordinaria collezione di ritratti presenti nel museo (opere di Raffaello, Gentile Bellini, Tiziano, Tintoretto, Moroni, Veronese, El Greco, Rubens, Goya e molti altri).
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale del Museo
- Un ampio numero di opere esposte nel museo è visibile interrogando la banca dati del museo virtuale denominato Web Gallery of Art
- Alcuni quadri della mostra "Da Raffaello a Goya. Ritratti dal Museo di Belle Arti di Budapest"