Matthias Grünewald
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Matthias Grünewald, il cui nome originale è Mathis Gothardt Neithardt, è uno dei più importanti ed originali pittori tedeschi dell'inizio del XVI secolo, noto soprattutto per la drammaticità visionaria con cui ha trattato temi di carattere religioso.
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[modifica] Biografia
Grünewald nacque a Würzburg, in Baviera, verso il 1470-80. La incertezza sulla data di nascita è già indicativa della scarsità di informazioni certe che abbiamo sulla sua vita, per quanto il pittore tedesco Joachim von Sandrart, suo estimatore, si sia sforzato, nel 1675 di scriverne la biografia ("inventandogli" il nome Grünewald che poi gli è rimasto anche quando le sue vere generalità vennero alla luce).
Oltre che pittore, Grünewald fu ingegnere idraulico e ed architetto. In tale veste egli operò per il capitolo del duomo di Magonza, sovrintendendo anche all'ampliamento del castello di Aschaffenburg.
La sua prima opera certa è la Derisione di Cristo (ca.1503) conservata presso la Alte Pinakothek di Monaco. Nel 1509 fu pittore di corte presso l'elettore di Magonza, l'arcivescovo Uriel von Gemmingen. Nel 1510 ricevette una commissione in Francoforte dal mercante Jacob Heller affinché aggiungesse due ante fisse (con figure di santi eseguite in grisaille) al polittico dell'Assunzione della Vergine eseguito poco prima da Albrecht Dürer (con il quale Grünewald sembra qui volersi confrontare).
Verso il 1512-1516 ricevette da Guido Guersi, abate del monastero di Isenheim (nell'Alsazia del Sud), l'incarico di eseguire quella che sarà la sua opera più importante: una formidabile macchina d'altare, fatta di ante fisse ed ante rimuovibili, che poteva assumere nelle varie occasioni religiose tre diverse configurazioni.
L'opera - nota appunto come Altare di Isenheim, di cui Grünewald dipinse le ante che andavano ad articolarsi attorno ad un precedente altare con statue lignee eseguite da Nicolas de Haguenau - è oggi conservata nel Museo di Unterlinden a Colmar (Francia).
Nel 1514 Albrecht von Brandenburg divenne nuovo elettore di Magonza. Grünewald venne invitato a farvi ritorno e, tra le altre cose, dipinse per lui L'incontro dei santi Erasmo e Maurizio (ca 1517) ora presso la Alte Pinakothek di Monaco.
Nel 1523-24 dipinse la tavola della "Crocifissione" (originariamente nella chiesa di Tauberbischofsheim) -ora alla Staatliche Kunsthalle, a Karlsruhe- che reca, sul verso, la scena della Salita al Calvario.
Forse per aver dimostrato simpatia per la "Rivolta dei Contadini" (1515) e per il movimento luterano, Grünewald dovette abbandonare Magonza. Negli ultimi difficili anni della sua vita (nei quali campò occupandosi di commercio e riprendendo i lavori di idraulica) si spostò a Francoforte e poi ad Halle, ove morì verso il 1528.
[modifica] Breve profilo critico
Grünewald rimase estraneo ai grandi centri nei quali, ai suoi tempi, si andavano rinnovando i modi tardo gotici della pittura tedesca. Il suo profilo di artista è stato messo in relazione ad Holbein il Vecchio; qualcuno ha voluto vedere connessioni tra il suo linguaggio drammatico e le immagini inquietanti e demoniache di Hans Baldung Grien.
Va tuttavia detto che Matthias Grünewald fu soprattutto un straordinario artista isolato, capace di inventare un suo personale stile fatto di singolari effetti luministici e di arditi accostamenti cromatici; capace di elaborare una sua poetica ispirata da coscienza religiosa angosciata e radicale, ossessionata dalla idea del peccato e dalla idea di un mondo mostruoso che si annida nei nascosti recessi dell'animo umano; rispetto ad esse la sola salvezza è la grazia di quel Cristo, orribilmente martoriato dagli uomini, che lui ha più volte raffigurato.
In questo senso, si può affermare che Grünewald - attraverso la violenta descrizione del supplizio e della disarticolazione del corpo di Cristo- seppe più di altri cogliere la inquietudine religiosa del suo tempo.
Per dirla con lo scrittore francese Joris-Karl Huysmans, Grünewald fu " [...]uno straordinario visionario [...] seducente e selvaggio, teologico e barbaro insieme [che] si afferma tra i pittori religiosi, sotto tutti gli aspetti, come unico".
Il compositore Paul Hindemith (1895-1963)gli ha dedicato la Synfonia "Mathis der Maler" (1933).
[modifica] Opere
Si è già detto come l'opera più importante di Grünewald sia l' Altare di Isenheim, "macchina" fatta di ante fisse ed ante rimuovibili, che possono assumere tre diverse configurazioni.
È conservato nel Museo di Unterlinden a Colmar (Francia).
Altre opere di Matthias Grunewald sono:
- Derisione di Cristo, Alte Pinakothek, Monaco
- Crocifissione, Öffentliche Kunstsammlung, Basilea;
- Crocifissione, National Gallery of Art, Washington;
- Sportelli monocromi dell'Altare Heller :
- Santa Elisabetta e Santa Lucia, Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe,
- San Lorenzo e San Ciriaco, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte;
- Madonna di Stuppach, Chiesa parrocchiale di Stuppach (Austria);
- Incontro dei Santi Erasmo e Maurizio, Alte Pinakothek, Monaco;
- Compianto su Cristo morto, Chiesa Abbaziale, Aschaffenburg;
- Crocifissione, (sul verso Salita al Calvario), Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe.
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Matthias Grünewald
[modifica] Collegamenti esterni
Una ampia collezione di immagini di dipinti e disegni di Grünewald è reperibile al sito della Web Gallery of Art:
[modifica] Riferimenti bibliografici
- Joris-karl Huysmans, Grünewald, Edizioni Abscondita, Milano, 2002;
- Giovanni Testori, Grünewald la bestemmia e il trionfo, saggio è riportato nella raccolta La realtà della pittura: scritti di storia e critica d'arte dal Quattrocento al Settecento, a cura di C. Marani, Longanesi, Milano, 1995)