Marian Rejewski
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Marian Adam Rejewski (Bidgoszcz, 16 Agosto 1905 – Varsavia, 13 Febbraio 1980) fu un matematico e crittografo polacco che nel 1932 per la prima voltà riuscì a decifrare i messaggi tedeschi criptati con la macchina Enigma ideata da Arthur Scherbius. Il successo di Rejewski permise ai suoi colleghi inglesi nel corso della seconda guerra mondiale di poter decifrare per un certo periodo un grande numero di messaggi tedeschi, dando un’importante contributo alla sconfitta della Germania Nazista.
Mentre studiava matematica al’università di Poznań, Rejewski seguì un corso segreto di crittogafia tenuto dall’Ufficio Cifra dello stato Maggiore Polacco, dove lavorò stabilmente dal 1932. L’Ufficio cifra aveva già ottenuto dei piccoli successi, e incaricò Rejewski di studiare il problema. Poche settimane dopo, Rejewski aveva già dedotto lo schema di funzionamento interno della macchina tedesca. Assieme a due colleghi matematici, Rejewski sviluppò una serie di tecniche e di strumenti per la decifrazione dei messaggi, quali il “ciclometro” e la famosa Bomba.
Cinque settimane dopo l’invasione della Polonia nel 1939, Rejewski ed I suoi colleghi presentarono i loro studi sulla macchina Enigma ai colleghi dei servizi segreti francesi ed inglesi. Furono questi ultimi, grazie allo straordinario contributo del matematico Alan Turing, che nel corso della seconda guerra mondiale diedero il massimo sviluppo a queste ricerche, giungendo con la propria “Bomba” (che divenne nel 1944 il calcolatore Colossus) per un certo periodo a decifrare la maggior parte dei dispacci tedeschi, finché questi non modificarono la macchina Enigma, aumentando il numero dei rotori, e quindi delle possibili combinazioni.
Poco tempo dopo lo scoppio del conflitto, i crittografi polacchi vennero trasferiti in Francia, dove continuarono a collaborare con i servizi segreti francesi ed inglesi. Furono costretti a sfollare dopo l’occupazione della Francia ad opera dei Nazisti nel Giugno del 1940, trasferendosi nel governo francese di Vichy. Dopo che la Francia venne totalmente occupata nel novembre del 1942, Rejewski ed il suo collega matematico Henryk Zygalski si rifugiarono in Inghilterra, passando attraverso la Spagna.
In Inghilterra lavorarono ad una speciale unità dell’Esercito Polacco, decifrando codici tedeschi di minore importanza. Nel 1946 Rejewski fece ritorno dalla sua famiglia in Polonia e si impiegò come contabile, mantenendo il segreto sulle sue attività di crittografo fino al 1967. Morì in casa sua a Varsavia per un attacco cardiaco, nel 1980. Nella città natale di Bidgoszcz i suoi concittadini riconoscenti, gli hanno dedicato un suggestivo monumento.