Marc Davis
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Marc Fraser Davis (Bakersfield, California, 30 marzo 1913 - Glendale, California, 12 gennaio 2000) è stato un artista molto attivo nel cinema d'animazione americano, avendo lavorato per molti anni presso la Walt Disney Pictures.
Interessato fin da piccolo al disegno, il giovane Davis cominciò la sua carriera come illustratore di alcuni periodici per poi incontrare quello che sarebbe stato il suo più grande amore: l’animazione. Dopo una prima esperienza relativamente breve nel settore decise che quello sarebbe stato il suo destino: avrebbe fatto l’animatore. Proprio in quel periodo nella sua nativa California, si stava sviluppando lo studio di animazione di un giovane uomo di belle speranze di nome Walt Disney. All’inizio del 1935 lo studio Disney cercava gente che sapesse disegnare un po’ meglio dello staff che già aveva a disposizione, e Marc Davis accettò la sfida. Cominciò a lavorare alla Walt Disney il 2 dicembre del 1935 con il basso salario, comune a tutti i neoassunti, di 15 dollari alla settimana. Il suo primo compito di prestigio fu quello di assistente animatore del grande disegnatore Myron “Grim” Natwick”, incaricato di animare il personaggio principale del primo lungometraggio di Walt Disney, “Biancaneve e i sette nani” (1937). Disegnando Biancaneve, Davis cominciò a farsi un’esperienza sull’anatomia femminile, cosa che gli sarebbe stata molto utile per creare gran parte dei personaggi del gentil sesso della Disney che gli saranno affidati negli anni successivi. Promosso da assistente ad animatore a tutti gli effetti, Marc Davis si occupò di animare il cerbiatto Bambi da piccolo, il coniglietto Tippete e la puzzola Fiorellino nel celebre lungometraggio “Bambi” (1942). Davis tornò ad animare personaggi femminili nel 1950 occupandosi di Cenerentola, protagonista dell’omonimo lungometraggio, e nel 1951 con Alice di “Alice nel paese delle meraviglie”. Nel 1953 Davis si occupò addirittura di due personaggi femminili per il film “Peter Pan”: la dolce Wendy e la fatina birichina Trilly. Per disegnare quest’ultima, Davis confessò di essersi ispirato alla struttura fisica di Marylin Monroe. Intanto Marc Davis aveva divorziato dalla moglie Marion, ma nel 1956 sposò una giovane donna che gli sarebbe rimasta accanto per tutta la vita: Alice Estes. Nel 1959 fu la volta della “Bella addormentata nel bosco” del quale animò altri due personaggi femminili: la bella protagonista Rosaspina e la perfida strega Malefica. Risale però al 1961 l’opera che consacrò Marc Davis come uno dei più grandi artisti del cinema di animazione di tutti i tempi: “La carica dei 101”. Il personaggio di certo più divertente e amato dal pubblico, nonostante la sua malvagità, è di certo Crudelia DeMon, opera dello straordinario talento di Marc Davis. Egli curò personalmente ogni singolo disegno della perfida donna, controllandone i bozzetti e supervisionandone l’animazione. “La carica dei 101” fu però anche l’ultimo lavoro d’animazione firmato da Davis. A Marc e a sua moglie Alice capitò spesso in quegli anni di accompagnare Walt e la signora Disney nei loro viaggi per il mondo. Davis, amante del disegno come arte pura, e non solo dell’animazione, si occupò negli anni cinquanta anche della progettazione di alcune attrazioni del nuovo parco a tema di Walt Disney: Disneyland. Del gruppo che si occupò della progettazione di Disneyland oltre a Davis facevano parte il disegnatore Claude Coats e lo sceneggiatore Ken Anderson. Walt Disney li soprannominò i suoi “immaginativi”. Le attrazioni del parco di cui si occupò principalmente Davis furono la celebre “casa stregata”, i “pirati del Carribean” e “la crociera della giungla”. Nel 1965 Davis, su raccomandazione di Walt Disney, entrò a far parte del consiglio di amministrazione della scuola di disegno Cal-Arts (California Institute of Arts), che era composto anche da altri veterani del mondo dell’animazione, come Chuck Jones, Henry Mancini, Nelson Riddle, Edith Head, Mary Paich e Gale Storm. Marc Davis lavorò come insegnante al Cal-Arts fino al 1978, anno del suo ritiro. Da allora fino alla sua morte Davis condusse una vita tranquilla assieme alla moglie Alice, continuando però ad occuparsi di disegno praticando la pittura e partecipando a mostre, esposizioni ed eventi importanti del cinema d’animazione. Per i suoi meriti come animatore e per il lunghissimo periodo che trascorse alla Disney, fu soprannominato assieme a Eric Larson, Les Clark, Woolie Reitherman, Milt Kahl, John Lounsbery, Frank Thomas, Ollie Johnston e Ward Kimball, uno dei “nove Vecchi di Walt Disney”. Nel 1989 fu insignito del Disney Legend Award, uno speciale riconoscimento per chi aveva donato il suo talento allo Studio di Walt. Marc Davis morì all’età di ottantasei anni al Glendale Memorial Hospital di Glendale (California) mercoledì 12 gennaio del 2000 dopo una breve malattia.