Mappa di Soleto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Mappa di Soleto è la più antica mappa geografica occidentale proveniente dall'antichità classica.
Si tratta del frammento di un vaso attico smaltato di nero, un ostrakon le cui dimensioni sono di appena di 5,9 cm per 2,9 cm, e sul quale è incisa la linea costiera della penisola salentina insieme a due toponimi greci ed undici toponimi indigeni, le cui posizioni sono indicati da punti. Si riconoscono i nomi di Taranto scritto in greco (Τάρας, Taras) e di Otranto, Nardò, Ugento, Soleto e Leuca scritti in messapico, mentre ai lati sono indicati in modo schematico il Mar Ionio ed il Mare Adriatico simboleggiati da sigma a quattro tratti.
L'oggetto è stato scoperto all'interno di un grande edificio messapico il 21 agosto 2003 a Soleto (LE) dall'Archeologo Thierry van Compernolle nel corso di scavi archeologici, e testimonia le relazioni esistenti tra gli Iapigi, i Messapi ed i Greci nel V secolo a.C., non sempre approfondite dalla predominante tradizione letteraria greco-romana.
Dall'analisi epigrafica e dall'aspetto alfabetico dei toponimi trascritti sull'ostrakon, si è stabilito come l'abbreviazione del toponimo "Graxa" non sia in alfabeto greco, ma in un alfabeto greco arcaico di tipo rosso [1] in uso a Taranto. Gli studiosi Carlo De Simone e Mario Lombardo, affermano infatti che soltanto il toponimo "Taras" è in alfabeto greco. Dietro questa scoperta quindi, si nasconde la data di quella che fu certamente la prima parlata tarantina con tutte le sue peculiarità linguistiche, cioè quelle di tipo lessicale, morfologico, fonetico e di intonazione.
La mappa dimostra anche come gli antichi Greci fossero interessati alla rappresentazione di aree realmente esistenti prima ancora dei Romani, e quindi la scoperta ripropone agli storici il problema di riconsiderare gli inizi dell'antica cartografia. Infatti la maggior parte delle mappe classiche esistenti sono romane e sono state datate a dopo la nascita di Cristo.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
- ^ Con i colori verde, azzurro e rosso, si distinguono le regioni della Grecia arcaica a seconda del tipo di alfabeto adottato: col verde si indicano le regioni i cui alfabeti sono privi dei segni complementari, con l'azzurro le regioni del gruppo orientale, col rosso le regioni del gruppo occidentale.