Jamestown
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Il 13 maggio 1607 una spedizione inglese della Virginia Company raggiunse la costa degli Stati Uniti, in quello che oggi è lo stato della Virginia (dal nome della compagnia), con 108 uomini e tre navi (Susan Constant, Godspeed e Discovery) per costruire il primo insediamento stabile nel nuovo mondo.
Il villaggio venne chiamato Jamestown ed almeno inizialmente era costituito per lo più da poche case di legno, una chiesa e fortificato da alte palizzate. Il periodo è caratterizzato da rapporti non sempre amichevoli con le tribù indigene. Il rapporto tra John Smith, il capitano inglese, e Pocahontas, la figlia del capo tribù Powhatan, contribuiscono inizialmente a raffreddare gli animi, arrivando anche a salvare i coloni da una carestia grazie ai viveri forniti dagli indigeni. Successivamente i rapporti non cambiarono e addirittura il 22 marzo del 1622 gli indiani Algonchini uccisero 347 persone, ben un terzo degli abitanti della colonia.
Inizialmente la coltivazione del tabacco era alla base dell'economia della colonia che però stentava a crescere. Secondo alcune fonti per cercare di aumentare gli abitanti della colonia ogni uomo che poteva permetterselo poteva pagare un viaggio dall'inghilterra verso Jamestown per una donna disponibile a sposarsi una volta arrivata in america. Per questo vennero inviate in nave 90 ragazze.
La colonia negli anni successivi crebbe in modo massiccio i suoi abitanti a causa di intolleranza religiosa in inghilterra, motivi politici e il successivo interesse delle compagnie commerciali inglesi.
[modifica] Jamestown oggi
Oggi è possibile visitare le rovine di Jamestown, dove è stato costituito un museo all'aperto.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Jamestown Rediscovery , museo su Jamestown
