Incendio della fabbrica Triangle
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nel 1909, le operaie tessili della fabbrica di New York “Triangle Shirtwaist Company”, che produceva le camicette alla moda di quel tempo, le “shirtwaist” appunto, cominciarono uno sciopero, pare scegliendo l’8 marzo come data di avvio della protesta.
La lotta, dopo diverse azioni brutali e repressive da parte della polizia e dopo una lunga trattativa, terminò il 24 dicembre 1910 con il “Protocollo di Pace”, nel quale venne riconosciuto il diritto a regole per l’orario ed il salario.
Pochi mesi dopo, il 25 marzo 1911, un incendio alla Shirtwaist uccise 146 donne. La maggioranza di esse erano giovani italiane o ebree dell’Europa orientale.
I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiuse a chiave le operaie per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne. Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni operaia morta: il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.
Quell’incendio segna una data importante, anche se non è da esso, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna. Migliaia di persone presero parte ai funerali delle operaie uccise dal fuoco.