Il Maestro e Margherita
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Il Maestro e Margherita (Мастер и Маргарита) è un romanzo scritto da Mikhail Bulgakov, incentrato sull'idea di una visita del Diavolo in una fervente Unione Sovietica. Molti critici considerano quest'opera una dei più grandi capolavori tra i romanzi Russi del Ventesimo Secolo come anche un libro con uno spiccato contenuto satirico nei confronti della realtà immobile Sovietica.
Indice |
[modifica] Redazione e pubblicazione
Bulgakov inizia a scrivere il romanzo nel 1928, ma la prima versione va distrutta (come afferma lo stesso autore, viene bruciata in una stufa) nel marzo del 1930, quando Bulgakov viene informato dell'imminiente censura che sarebbe spettata alla sua opera dal contenuto cabalistico (Кабала святош). Bulgakov si rimette al lavoro nel 1931, completando così la seconda redazione, in cui l'intreccio era già solido e simile a quello definitivo, nel 1936. La terza scrittura dell'opera viene completata nel 1937, ma Bulgakov continua a mettere mano al romanzo ed a "ripulirlo" con l'aiuto della moglie. Egli smetterà di lavorare sulla quarta stesura solo quattro settimane prima della sua morte, nel 1940, e così Il Maestro e Margherita verrà ultimato dalla moglie nel 1941.
Nei numeri 11, 1966 e 1, 1967 della rivista Moskva appare una versione censurata del romanzo: circa il 12% dell'opera non è pubblicato ed una parte ancora maggiore viene modificata. Le parti censurate e quelle modificate vengono invece pubblicate in samizdat insieme a tutte le indicazioni dei punti in cui il romanzo era stato "corretto". Nel 1967 la casa editrice Posev di Francoforte mise sul mercato una versione completa dell'opera basata sui contenuti dei samizdaty. In Unione Sovietica la prima versione competa del libro curato da Anna Saakyants, viene pubblicato nel 1973 dalla rivista Khudozhestvennaya Literatura: questa versione rimarrà quella definitiva fino al 1989, quando venne sostituita da quella preparata dall'esperta letteraria Lidiya Yanovskaya con l'aiuto di tutti i manoscritti disponibili.
[modifica] Trama
Il romanzo alterna tre diverse situazioni e corrispondenti ambientazioni. La prima di queste è una Mosca degli anni Trenta del Novecento, in cui si trova in visita Satana nei panni di Woland (Воланд), un misterioso esperto di Magia Nera attorniato da una cricca di personaggi alquanto particolari: il valletto Fagotto (Фагот), sempre vestito con abiti grotteschi, il gatto Begemot (o Behemot, a seconda delle traslitterazioni, o anche Ippopotamo, vero significato della parola russa Бегемот) il sicario Azazello (Азазелло), la pallida Abadonna (Абадонна), con il suo sguardo mortale e la strega Hella (Гелла). Il gruppo porta scompiglio nell'alta società letteraia Sovietica, ed in particolare nella sede, presso la Casa Griboyedov in cui ha sede la prestigiosa società degli scrittori.
L'inizio del romanzo presenta un diretto confronto tra il capo di questa burcrazia letteraria, Berlioz (Берлиоз) e un gentiluomo forestiero che dice di possedere potei magici, Woland, appunto. Testimone dell'incontro è il giovane poeta Ivan Bezdomny (Иван Бездомный, il cui cognome in russo significa "senza casa"): i suoi tentativi di catturare la banda e di informare tutti dei loro poteri magici lo porterà ad essere internato in un manicomio. In questa nuova ambientazione, il lettore entra in contatto per la prima volta con il Maestro, un autore condotto alla disperazione dal rifiuto dimostrato nei confronti del suo romanzo su Ponzio Pilato, che ora vive in uno stato di totale lontanaza dal mondo reale, e che ha voltato le spalle anche alla vita con la sua amante Margherita (Маргарита).
Fra le scene più importanti di questa parte, si ricordano lo show di Magia Nera al Teatro, che ha messo a nudo la vanità, l'avarizia e la crudeltà dei cittadini di Mosca e la presa di possesso da parte di Woland e della sua banda dell'appartamento di Berlioz.
Nella seconda parte del libro, facciamo la conoscenza di Margerita, la compagna del Maestro, una donna che rifiuta di disperarsi per la sorte del suo uomo e del suo lavoro. Il diavolo le propone un patto e così lei accetta, trasformandosi in una strega con poteri soprannaturali e partecipando al ballo si mezzanotte di Satana, la notte che coincide con il Venerdì Santo. Quest'ultimo elemento costituisce un filo comune tra i tre livelli narrativi del romanzo, tra cui troviamo anche il tema della passione di Cristo.
La seconda ambientazione del libro è la Gerusalemme di Ponzio Pilato, descritta dalle parole di Woland che parla a Berlioz, e rieccheggiata nelle pagine del romanzo del Maestro, che tratta, appunto, dell'incontro tra Ponzio Pilato con Yeshua Ha-Notsri, (Gesù), e della sua rassegnazione ai desideri di coloro che lo volevano morto.
Nella terza ambientazione Margherita costituisce una sorta di ponte di collegamento: Avendo imparato a volare ed a controllare le proprie passioni (non senza vendicarsi dei letterari burocrati responsabili della disperazione dell'amato), entra nel mondo della note, e vola nuda al di sopra delle fitte foreste e sui fiumi della Madre Russia, ed una volta purificata fa il suo ritorno a Mosca e prende parte al ballo di primavera del Diavolo. Al fianco di Satana accoglie tutti i personaggi tetri ed oscuri della storia che escono dalla porta aperta dall'Inferno.
Margherita sopravvive a questa prova senza cedere e si guadagna così, col dolore e l'integrità, la possibilità che il diavolo esaudisca il suo più profondo desiderio. Lei sceglie di rendere libero il suo Maestro e di vivere con lui in povertà ma con amore. Comunque, in un ironico finale, né Dio né Satana trovano che questo stile di vita sia adatto alle buone persone, cosí la coppia lascia Mosca con il Diavolo, mentre le cupole ardono di fiamme la Domenica di Pasqua.
[modifica] Curiosità
- Il testo è servito da ispirazione ai Rolling Stones per la scrittura del pezzo Simpathy for the Devil.
[modifica] Collegamenti esterni
- Il maestro e Margherita, riduzione radiofonica di Radio 3 Rai (Il Terzo Anello - Ad alta voce): 22 puntate, formato .ram