Hyper-Threading
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Hyper-Threading è una delle più pubblicizzate tecnologie sviluppate da Intel per migliorare le prestazioni dei propri processori.
Fu introdotta inizialmente nel settore server con gli Xeon e gli Itanium 2, poi è giunta anche nel settore desktop a partire dal Pentium 4 Northwood a 3,06 GHz e 533 MHz di BUS. Successivamente è stata implementata in tutti i successivi modelli di Pentium 4, anche Prescott e Cedar Mill, e nelle CPU dual core Pentium EE.
Stando ad Intel, tale tecnologia avrebbe dovuto garantire un miglioramento delle prestazioni del 24% a prescindere dalla velocità di clock, ma i fatti hanno poi dimostrato che seppure ci sia effettivamente un certo miglioramento nelle prestazioni, tale aumento è di gran lunga più contenuto rispetto a quanto auspicato e, soprattutto, limitato ad una ristretta cerchia di applicazioni, soprattutto per grafica, che riescono a sfruttarne le potenzialità.
[modifica] Principi di funzionamento
Cercando di semplificare il più possibile il concetto che sta alla base di questa tecnologia, possiamo dire che essa permette ad un processore di "sembrare" essere composto da due processori fisici (in realtà si tratta di due processori "logici"), dal momento che l'OS e gli altri programmi "credono" che in ogni momento ci siano veramente due processori fisici contemporaneamente al lavoro. I benefici sono doppi: durante il multitasking, Hyper-Threading permetterà di usare qualsiasi combinazione di applicazioni desktop, le eseguirà contemporaneamente, e comporterà un livello di benefici diverso a seconda delle applicazioni. Possiamo considerare come valido esempio una presentazione Microsoft PowerPoint con della musica. Mentre viene codificata la musica, allo stesso tempo sarà possibile manipolare le immagini: il processo di codifica in background finirà più velocemente, mentre in primo piano vi sarà una veloce risposta delle immagini: in passato capitava di dover attendere, e di non avere un ambiente reattivo, e in certi casi l'applicazione in foreground poteva addirittura bloccarsi. Nelle applicazioni Office, le scansioni degli antivirus e la criptazione di un certo livello richiedono gran parte della capacità di calcolo. Se si eseguono operazioni basilari in primo piano e un semplice antivirus sta lavorando in background, aprire un file PowerPoint di una certa dimensione può richiedere molto tempo. In teoria tutto questo dovrebbe migliorare notevolmente grazie a Hyper-Threading. Sul campo delle pure prestazioni invece, i software di grafica evoluta come Photoshop o 3DStudio traggono vantaggi nell'ordine del 10%.
In realtà tutti questi miglioramenti non sono molto evidenti per l'utente medio, e certamente sono molto meno eclatanti di quelli analoghi che si possono notare con i processori dual core come i Pentium D. In questo caso il sistema operativo non vede due core "logici" ma due core "fisici" analogamente a quanto accadrebbe se si fosse in presenza di un sistema biprocessore. In questo caso i benefici sul multitasking sono nettamente evidenti e anche le applicazioni sviluppate per il calcolo parallelo traggono diversi vantaggi.
[modifica] L'abbandono della tecnologia
Con l'avvento, a partire dalla metà del 2006, dei nuovi processori dual core basati sull'architettura "Core", i Core 2 Duo Conroe, come successori del Pentium D Presler, Intel ha deciso di abbandonare l'implementazione di tale tecnologia in quanto sembra che i benefici che apporterebbe in presenza di un sistema dual core con pipeline corte come i Core 2 Duo siano esigui e quindi controproducenti per la compagnia in quanto occuperebbero spazio inutile sul wafer del processore. Intel non ha parlato di abbandono definitivo, quindi è possibile che, in futuro, essa possa venire re-introdotta.