Han'yō
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Gli Han'yō (半妖 lett. "per metà soprannaturale"?) sono, secondo la tradizione del Giappone, il prodotto dell'unione tra uno yōkai e un umano, spesso guardati con disprezzo dagli yōkai e con timore dagli umani.
[modifica] Han'yō nella tradizione
La tradizione degli han'yō è relativamente recente, ed ha conosciuto una notevole diffusione soprattutto grazie a manga, anime e videogiochi; nella tradizione più antica tali figure non esistevano quasi perché si credeva gli yōkai si cibassero degli umani, e quindi un'accoppiamento tra loro era poco probabile.
Fanno però eccezione creature come tanuki e kitsune, ritenute yōkai relativamente innocui e capaci di prendere sembianze umane; di molte personaggi storici conosciuti come "maghi" si disse che fossero discendenti di una kitsune e di un uomo. Abe no Seimei, un famoso onmyōji dell'epoca Heian, è una di tali figure. Anche questi han'yō, però, non sono considerati parte della società umana a causa dei loro tratti demoniaci e dei loro poteri sovrannaturali.
[modifica] Han'yō nella cultura popolare
- Inuyasha, protagonista dell'omonimo manga/anime di Takahashi Rumiko è un han'yō
- Sha Gojyo, il protagonista del manga/anime Saiyuki con occhi e capelli rossi, è una versione han'yō del protagonista di Viaggio in Occidente Sha Wujing, il cui nome in giapponese si legge appunto Sha Gojyo
- Uzumaki Naruto del manga/anime Naruto, è un umano nel cui corpo è stato imprigionato lo spirito di una potentissima kitsune a nove code, trasformandolo così in un han'yō.
- Urameshi Yusuke, protagonista del manga/anime Yu degli spettri, è in realtà un han'yō perché discendente di un demone chiamato Mazoku.
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