Guerra della Grande Alleanza
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A partire dalla seconda metà degli anni ottanta del 1600 le mire espansionistiche di Luigi XIV in Europa ripresero verso le terre appartenenti alla Spagna, all'Impero Germanico e all'Olanda, nonché di relativamente piccole regioni dell'Europa centrale quali Alsazia e Lorena (della quale la Francia si era già assoggettata Strasburgo).
Stanchi della reiterata minaccia alla stabilità che il Re Sole rappresentava (infatti l'ennesima guerra da lui provocata si chiuse solo pochi anni prima, nel 1678) Svezia, Olanda, Impero di Germania, e Spagna si riunirono nella Lega di Augusta, città tedesca, che aveva il solo scopo di fermare le pretese francesi.
All'indomani dell'attacco francese al Palatinato, regione europea situata a cavallo tra Francia e Germania, anche l'Inghilterra e la Savoia (che lascerà l'Alleanza prima della fine della guerra) si unirono alla Lega di Augusta, che cambiò nome in Grande Alleanza (1688). Le battaglie si protrassero per nove anni su diverse locazioni per sfociare nella pace di Rijsvijk nel 1697, il cui verdetto fu duro per la Francia che dovette cedere praticamente tutti i territori conquistati.