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Il Governo Leone I è stato in carica dal 21 giugno 1963 al 5 novembre 1963 per un totale di 137 giorni.
- Composizione del governo:
[modifica] Vicepresidente del Consiglio dei Ministri
[modifica] Segretario del Consiglio dei Ministri
[modifica] Ministeri senza portafoglio
Presidentei del comitato dei ministri per il Mezzogiorno e le zone depresse |
Giulio Pastore |
Rapporti fra Governo e Parlamento |
Giuseppe Codacci Pisanelli |
Riforma della pubblica amministrazione |
Roberto Lucifredi |
Ministro |
Mariano Rumor |
Sottosegretari |
Guido Bisori, Giovanni Giraudo |
Ministro |
Mario Martinelli |
Sottosegretari |
Antonio Pecoraro, Giuseppe Salari |
Ministro |
Luigi Gui |
Sottosegretari |
Maria Badaloni, Domenico Magrì |
[modifica] Lavori Pubblici
Ministro |
Fiorentino Sullo |
Sottosegretari |
Tommaso Spasari |
[modifica] Agricoltura e Foreste
Ministro |
Guido Corbellini |
Sottosegretari |
Renato Cappugi |
Ministro |
Carlo Russo |
Sottosegretari |
Remo Gaspari, Corrado Terranova |
[modifica] Industria e Commercio
Ministro |
Angelo Raffaele Jervolino |
Sottosegretari |
Natale Santero |
Ministro |
Giuseppe Trabucchi |
Sottosegretari |
Vittorio Cervone |
[modifica] Marina Mercantile
Ministro |
Francesco Maria Dominedò |
Sottosegretari |
Mario Antoniozzi |
[modifica] Partecipazioni Statali
Ministro |
Giorgio Bo |
Sottosegretari |
Eugenio Gatto |
[modifica] Lavoro e Previdenza Sociale
Ministro |
Umberto Delle Fave |
Sottosegretari |
Ettore Calvi, Augusto Cesare Fanelli |
[modifica] Turismo e Spettacolo
Ministro |
Alberto Folchi |
Sottosegretari |
Ruggero Lombardi |
- 21 giugno 1963. Il governo guidato da Giovanni Leone presta giuramento: si tratta di un monocolore Dc, in attesa di creare le condizioni per mettere in pratica la realizzazione di un centrosinistra allargato ai socialisti. Qualche giorno dopo ottiene la fiducia della Camera (255 sì, 225 no, ma ben 119 astensioni da Psi, Psdi, Pri ed altri).
- 9 ottobre 1963. Si consuma la strage del Vajont: una frana di milioni di metri cubi piomba su un bacino artificiale delimitato da una diga, creando una gigantesca ondata che spazza via case e persone. Il Governo dichiara lo stato d'allerta.
- 5 novembre 1963. Il governo si dimette, in seguito alla riunione del consiglio della Dc che delibera la nuova linea di governo allargata a sinistra raggiungendo un accordo con i socialisti del Psi, ma anche con Psdi e Pri. Il nuovo incarico sarà affidato ad Aldo Moro.