Giovanna di Bulgaria
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Giovanna di Savoia detta anche Giovanna di Bulgaria (Roma, 13 novembre 1907 - Estoril, 26 febbraio 2000), nome completo Giovanna Elisabetta Antonia Romana Maria, è figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena.
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[modifica] L'adolescenza
Giovanna crebbe in famiglia con le sorelle e la madre dalla quale ricevette un'educazione classica.
Nel settembre del 1923 si ammalò di tifo con la sorella Mafalda. Assistite da due monache dell'ordine di Santa Chiara, si temette per la loro vita; a soli 16 anni la principessa fece voto che sarebbe diventata devota di San Francesco in caso di guarigione. Così fu.
[modifica] Il matrimonio
Nel 1927 incontrò per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930 ad Assisi si sposarono con rito cattolico.
Essendo lo zar di religione ortodossa, venne celebrata una seconda cerimonia a Sofia.
Dal matrimonio nacquero due figli:
- la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia)
- l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).
[modifica] La crisi bulgara
Nel 1940 lo zar Boris III riuscì a strappare alla Romania la regione di Dobruja; nel 1941 durante un viaggio in Germania, accettò di unirsi a Hitler nel secondo conflitto mondiale con l'Italia e il Giappone, ma lo zar, temendo una sollevazione popolare, rifiutò di dichiarare guerra alla Russia.
La crescente repressione attuata dai tedeschi soprattutto contro gli ebrei, spinse lo zar e la zarina ad aiutare e proteggere gli ebrei bulgari al fine di salvarli dalla persecuzione nazista facendoli fuggire in Argentina.
Nel 1943, probabilmente per mano nazista, morì dopo giorni di agonia, il re Boris III.
[modifica] L'esilio
Dopo la misteriosa morte di Boris III e l'avanzata dell'Armata Rossa, il comunista Todor Zhivkov persuase l'esercito a non opporre resistenza all'occupazione sovietica e a facilitarne l'avanzata. La presenza delle armate sovietiche favorì l'insurrezione antifascista e portò a un governo di coalizione.
Nel 1943 con l'istaurarsi del nuovo governo comunista, la zarina Giovanna con i suoi due figli, ebbe 48 ore di tempo per lasciare il paese. Esiliarono dapprima in Egitto dalla sorella Jolanda, poi in Portogallo.
Tornò per la prima volta in Bulgaria nel 1993, al cinquantenario della morte di suo marito Boris. Morì a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma è sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati.