Giordano Riccati
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Giordano Riccati (Castelfranco Veneto, 1709 - 1790) quinto figlio di Jacopo e Elisabetta Onigo; si occupò di matematica e di fisica, di teoria musicale e di architettura e curò numerose pubblicazioni; mantenne una fitta corrispondenza con molti protagonisti del mondo della cultura del ‘700. La formazione scientifica di Giordano fu personalmente seguita dal padre, e con il matematico Rampinelli proseguì gli studi presso l’Università di Padova, dove seguì lezioni di idraulica, letteratura, filosofia e disegno. Durante la sua carriera, Giordano Riccati, fu un valente architetto ed un teorico dell’architettura, lo studio dell’applicazione della media proporzionale armonica è considerato la principale realizzazione teorica dell’architettura riccatiana. Assai interessanti sono gli edifici progettati e costruiti da Giordano Riccati: a Treviso ammiriamo la facciata della chiesa di San Teonisto, la chiesa di Sant’Andrea, l’interno del Duomo, lo scalone di palazzo Spineda, mentre la Biblioteca Capitolare è stata distrutta dal bombardamento del 7 Aprile 1944; anche le chiese di Santa Maria della Pieve e Caerano di San Marco sono dello studioso castellano. Giordano Riccati fu grande amico e primo allievo di Francesco Maria Preti, architetto progettista con Giovanni Miazzi, dell’attigua villa Spineda loredan Gasparini, del quale nel 1780 curò la pubblicazione di “Elementi di Architettura”; una copia dell’opera, già nel 1783, compariva nella biblioteca personale di Thomas Jefferson, futuro presidente degli Stati Uniti d’America, grande conoscitore dell’architettura classica ed estimatore della ville venete, a cui si ispirò per la progettazione della Casa Bianca. Giordano Riccati svolse anche una feconda ed importante attività in qualità di docente di musica ed ebbe un interessante rapporto con il piranese Giuseppe Tartini (1692 - 1770), che conobbe personalmente e con il quale ebbe un vivacissimo epistolario, un’autentica miniera di spunti di riflessione sul ruolo assunto dalla matematica nella teoria musicale del XVIII secolo.