Giordano Bruno Guerri
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giordano Bruno Guerri (Monticiano, SI, 1950), è uno storico, giornalista e scrittore.
Indice |
[modifica] Biografia
Nato da una famiglia molto religiosa che gli fornisce un'educazione cattolica, nel 1965 si trasferisce con i familiari nell'hinterland di Milano, Ospiate di Bollate, e lì rinuncia agli studi e svolge lavori saltuari. Partecipa al '68 e in quell'anno riprende gli studi finendo in un colpo solo il liceo (1969).
Si iscrive a Lettere Moderne (indirizzo di Storia Contemporanea) all' Università Cattolica di Milano: per la curiosità di voler conoscere la vita durante il regime fascista, descritto secondo lui troppo superficialmente degli storici dell'epoca.
A 19 anni vive da solo e si mantiene correggendo bozze, prima a domicilio e poi alla Garzanti, dove lavorerà sino al 1980 .
In tale mestiere dimostra particolare perizia ed inventiva, tant'è che le sue Norme Grafiche e Redazionali, scritte nel 1971 per la Bompiani, sono ancora in uso.
Si laurea nel 1974, con una tesi su La figura e l'opera di Giuseppe Bottai, successivamente pubblicata.
Dal 1985 dirige Storia Illustrata; in quindici mesi porta la rivista da 60.000 a 110.000 copie vendute, e in virtù di questo risultato è nominato direttore editoriale della Arnoldo Mondadori Editore (1986-1988), si dimette per il cambio di proprietà (dalle famiglie Formenton-Mondadori a Carlo De Benedetti) prima di essere licenziato.
Dirige il mensile Chorus (1989-1991).
Nel 1995 si trasferisce a Roma e quell'anno stesso gli viene offerto di scrivere e condurre, insieme a Cinzia Tani, la trasmissione Italia mia. Un talk show che Guerri ribattezza think show. Nel 1997 la trasmissione viene chiusa dopo un cambio di gestione politica della Rai.
Nel 1997 il sindaco di Soveria Mannelli (Cz), Mario Caligiuri, gli offre l'Assessorato alla Cultura. Guerri accetta ma con la dizione ufficiale di Assessore al Dissolvimento dell'Ovvio.
Tiene lezioni di Storia Contemporanea Italiana alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Salerno, alle Università di Madrid, Ginevra, Columbia di New York e, soprattutto, Rio de Janeiro, dove per anni, in agosto, svolge corsi a un centinaio di ragazzi della facoltà di Lettere che hanno scelto come lingua straniera l'italiano.
Dal Marzo del 2003 è presidente della Fondazione Ugo Bordoni, definita Istituto di Alta Cultura da una legge del febbraio 2003.
Dal 1 aprile 2004 al febbraio 2005 dirige il quotidiano L'Indipendente (ormai celebre la pubblicazione in prima pagina di un aforisma del poeta americano John Giorno: "Nessun cazzo è duro come la vita"); successivamente viene sostituito da Gennaro Malgieri, ex direttore de Il Secolo d'Italia.
[modifica] L'Opera letteraria
Acquista notorietà giovanissimo, quando nel 1976 Feltrinelli pubblicò la sua tesi di laurea con il titolo Giuseppe Bottai, un fascista critico, e con cui Guerri si impose come uno degli storici più innovativi e autorevoli negli studi sul fascismo, uno dei padri del cosiddetto revisionismo.
In seguito cura la pubblicazione, in due volumi, dei Diari (1935-1944 e 1944-1948 di Bottai, Rizzoli 1982 e 1988). La biografia del gerarca apre il dibattito sulla cultura fascista e i suoi sviluppi nella società italiana del dopoguerra, argomento sul quale Guerri torna con originali contributi su riviste scientifiche e divulgative, iniziative di grande rilievo. In particolare si segnala la cura della sezione "Vita politica e sociale" della mostra Anni Trenta, organizzata dal Comune di Milano nel 1982, evento basilare del dopoguerra per il riesame dei rapporti Italiani-fascismo.
Successivamente pubblica: la raccolta di documenti storici Rapporto al duce (Bompiani, 1978); Galeazzo Ciano (Bompiani, 1979), considerato dalla critica uno dei più importanti studi sulla politica estera fascista, oltre che una biografia esemplare; L'Arcitaliano – Vita di Curzio Malaparte, come le altre opere basato su documentazione inedita, chiude la quadrilogia sulla classe dirigente fascista.
In seguito pubblica Io, l'infame, (Mondadori 1983) biografia del brigatista rosso Patrizio Peci, che scrive insieme a lui in due settimane, (Peci era ricercato dalle BR e nessun altro autore vuole correre il rischio di stare accanto a lui. Per il libro non vuole condividere con Peci i diritti d'autore).
Nonostante la formazione cattolica, non si occupa di questioni religiose fino a 32 anni, quando inizia a scrivere Povera santa, Povero assassino, la storia di Maria Goretti.
Un suo lavoro divulgativo e di sintesi è Fascisti – Gli italiani di Mussolini, il regime degli italiani (Mondadori, 1995).
Nel 1997 pubblica un altro libro di sintesi e di grande successo, l'Antistoria degli italiani – Da Romolo a Giovanni Paolo II (Mondadori).
Le sue opere sono tradotte in croato, francese, inglese, neerlandese, polacco, portoghese, serbo, spagnolo, tedesco, ungherese.
[modifica] Bibliografia
- Giuseppe Bottai, un fascista critico, Feltrinelli, Milano, 1976.
- Rapporto al Duce, a cura di Giordano Bruno Guerri, Tascabili Bompiani, Milano, 1978.
- Galeazzo Ciano.Una vita. (1903-1944), Bompiani, Milano, 1979.
- L'Arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte, Bompiani, Milano, 1980.
- Giuseppe Bottai, Diario (1935-1944), a cura di Giordano Bruno Guerri, Rizzoli, Milano, 1982.
- Luigi Bolla, Perché a Salò, a cura di Giordano Bruno Guerri, Bompiani, Milano, 1982.
- Patrizio Peci, Io, l'infame, a cura di Giordano Bruno Guerri, Mondadori, Milano, 1983.
- Italo Balbo, Vallardi, Milano, 1984.
- Povera santa, povero assassino, Mondadori, Milano, 1984.
- Galeazzo Ciano, (III edizione aggiornata e ridotta), Bompiani, Milano, 1985.
- Giuseppe Bottai, Diario (1944-1948), Rizzoli, Milano, 1988.
- L'Arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte, Leonardo, Milano, 1991.
- Gli italiani sotto la Chiesa, Mondadori, Milano, 1992.
- Io ti assolvo, Baldini & Castoldi, Milano, 1993.
- Fascisti, Mondadori, Milano, 1995.
- Giuseppe Bottai, fascista, Mondadori, Milano, 1996.
- Ida Magli, Per una rivoluzione italiana, a cura di Giordano Bruno Guerri, Baldini & Castoldi, Milano, 1996.
- Antistoria degli italiani, Mondadori, Milano, 1997.
- Il Malaparte illustrato di Giordano Bruno Guerri, Milano, Mondadori, 1998.
- Un amore fascista - Benito, Edda e Galeazzo, Mondadori, 2005.
