Franca Ongaro
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Franca Ongaro (Venezia, 1928-2005) è stata , assieme al marito Franco Basaglia, tra i protagonisti del movimento della psichiatria democratica.
[modifica] Biografia
Compie gli studi classici nella sua città natale; i suoi primi interessi sono prevalentementi rivolti alla letteratura. Pubblica diversi suoi racconti per bambini, nonché una riduzione dell'Odissea (illustrata da Hugo Pratt) e un'altra del romanzo Piccole donne, sul "Corriere dei Piccoli", negli anni tra il 1959 e il 1963.
La conoscenza di Franco Basaglia, che era diventato suo marito nel 1953, e che nell'ospedale psichiatrico di Gorizia inizia la "rivoluzione psichiatrica" nella seconda parte degli anni '60, cambierà la sua vocazione come donna e come scrittrice. Col marito e con il gruppo di psichiatri e intellettuali che si raduna attorno a loro, scrive, cura e traduce i testi che saranno la testimonianza documentaria del lavoro di apertura che, da Gorizia, inizia a scuotere le fondamenta dell'istituzione ospedaliera e che porterà, nel corso degli anni, alla legge 180, con cui si supera l'esperienza dei manicomi in Italia.
Dopo la morte del marito, avvenuta improvvisamente nel 1980, ne raccoglie l'eredità, continuando, soprattutto a livello politico, la lotta per l'umanizzazione della medicina psichiatrica. Dal 1984 al 1991 è stata, per due legislature, senatrice della Sinistra Indipendente, e in questa veste e' stata leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, come autrice del disegno di legge di attuazione della legge 180, da cui scaturirà il testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989). Ha collaborato anche alla stesura delle varie disposizioni regionali che hanno diffuso maggiormente la cultura dell'accoglienza del malato psichiatrico nelle più diverse zone del Paese.
Tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, riceve il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health (luglio 2000) e la laurea honoris causa in Scienze politiche dall'Universita' di Sassari (aprile 2001).
[modifica] Opere
La sua produzione, personale o in coppia con il marito, si estende a tematiche di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, la bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni.
Con Franco Basaglia:
- Che cos'e' la psichiatria, Einaudi, Torino (1967);
- L'istituzione negata, Einaudi, Torino (1968);
- Morire di classe, Einaudi, Torino (1969);
- La maggioranza deviante, Einaudi, Torino (1971);
- Crimini di pace, Einaudi, Torino (1975).
Come traduttrice, tra i testi più importanti:
- Goffman, Erving, Asylums, Einaudi, Torino (1969);
- Goffman, Erving, Il comportamento in pubblico, Einaudi, Torino (1971);
- Bermann, Gregorio, La salute mentale in Cina, Einaudi, Torino (1972).
Personali (in volume e in raccolta):
- Le parole della medicina, Einaudi, Torino (1979);
- Salute/malattia, Einaudi, Torino (1982);
- Manicomio perché?, Emme Edizioni, Milano (1982);
- Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano (1982);
- Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma (1987);
- Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988);
- Eutanasia. Liberta' di scelta e limiti del consenso, in Dameno, Roberta e Verga, Massimiliano (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea, Guerrini, Milano (2001).
Inoltre, ha curato per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia (1981-'82), nonché il volume biografico: Franco Basaglia. L'utopia della realta (2005).