Erich Kempka
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Erich Kempka (16 settembre 1910 - 24 gennaio 1975), fu un ufficiale delle SS che servì come autista personale di Adolf Hitler dal 1934.
Nato a Oberhausen, Kempka lavorò come meccanico per la DKW fino a quando decise di iscriversi al Partito nazionalsocialista il 1 aprile 1930; due anni più tardi fu uno degli otto membri fondatore dell'SS-Begleit-Kommando. Inizialmente uno dei suoi primi incarichi fu quello di chauffeur di Josef Terboven, per il quale lavorò fino al 29 febbraio 1932, quando, proprio dietro la raccomandazione di Terboven, entrò nell'entourage di Hitler. Nel 1934, in sostituzione di Julius Schreck e Emil Maurice, Kempka divenne l'autista, nonché la guardia del corpo, del Führer. Lo stesso anno prese parte alla notte dei lunghi coltelli contro le Sturmabteilung di Ernst Rohm.
Il 1 dicembre 1937 entrò nella società Lebensborn. Kempka seguì Hitler per tutte le vicende del Terzo Reich, fino al 1945, quando dopo la morte del dittatore tedesco fu uno dei responsabili della tentata sparizione del suo corpo: il pomeriggio del 30 aprile, dopo aver reperito 180 litri di benzina, il corpo di Hitler venne bruciato nel giardino esterno al Führerbunker. Il giorno successivo lasciò il bunker di Berlino, e solamente il 20 giugno 1945 venne catturato dalle forze americane a Berchtesgaden.
Al Processo di Norimberga, Kempka venne dapprima chiamato a testimoniare se effettivamente Martin Bormann fosse stato ucciso da una granata anticarro sovietica. Nel corso del processo inoltre, affermò che Eva Braun era "la donna più infelice della Germania". Venne rilasciato il 9 ottobre 1947.
Kempka fu il soggetto del libro del 1972 di Mauri Sariola "Regina del Terzo Reich". Morì il 24 gennaio 1975 a Friburgo.
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