Ekaterinburg
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Ekaterinburg (detta anche Yekaterinburg o Jekaterinburg, in russo: Екатеринбу́рг) è una grossa città della Russia centrale, centro amministrativo dell'Oblast di Sverdlovsk. Situata sul lato asiatico degli Urali (56° 51' N, 60° 36' E), è il principale centro industriale e culturale della regione degli Urali. La sua popolazione di 1.300.000 abitanti (2002), la rende la quinta città della Russia per dimensioni. Tra il 1924 e il 1991, la città veniva chiamata Sverdlovsk (in russo: Свердло́вск), in onore del leader bolscevico Jakov Sverdlov.
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[modifica] Storia
La città venne fondata nel 1723 da Vasilij Tatiščev e intitolata alla Grande Martire Caterina, santa patrona della moglie dello Zar Pietro il Grande, Caterina I di Russia.
Poco dopo la rivoluzione russa, il 17 luglio 1918, lo Zar Nicola II, sua moglie Alessandra, e i loro figli, le Gran Duchesse Olga, Tatiana, Maria e Anastasia, e lo zarevič Alexej, vennero assassinati dai bolscevichi in questa città.
Negli anni '20, Ekaterinburg divenne un grande centro industriale della Russia. Vi venne costruita la fabbrica di macchinari pesanti della Uralmash, la più grande d'Europa.
Durante la seconda guerra mondiale, molte istituzioni tecniche del governo e intere fabbriche, vennero evacuate a Ekaterinburg dalle zone dell'Unione Sovietica colpite dalla guerra (principalmente da Mosca), e molte vi restarono anche dopo la fine del conflitto.
Negli anni '60, durante il governo Khruščëv, molti condomini a cinque piani simili tra loro, vennero costruiti attorno alla città. Molti di questi esistono ancora oggi, a Kirovskij, Čkalovskij, e in altre aree residenziali.
Il 1 maggio 1960, un aereo spia americano U-2, pilotato da Francis Gary Powers, venne abbattuto nel cielo sopra Ekaterinburg. Il pilota venne catturato e in seguito scambiato con Rudolph Abel, una spia russa negli USA.
Nell'aprile/maggio del 1979 a Ekaterinburg (allora Sverdlovsk) si verificò un'epidemia di carbonchio, che venne attribuita da fonti sovietiche al fatto che i residenti mangiarono carne contaminata. Le agenzie statunitensi ritengono comunque che gli abitanti inalarono un aerosol di spore patogene rilasciate accidentalmente da un impianto militare di microbiologia. Il resoconto del Dott. Kanatjan Alibekov sull'epidemia, nel suo libro Biohazard, concorda con la tesi statunitense.
[modifica] Geografia
Ekaterinburg si trova a 1.667 km a est di Mosca ed è considerata come il confine tra la Russia Europea e quella asiatica.
[modifica] Economia
La città produce macchinari pesanti, acciaio, sostanze chimiche, pneumatici e petrolio. Tra le industrie leggere è ben sviluppata quella del taglio delle gemme. Produce la maggior parte degli armamenti dell'esercito russo.
[modifica] Educazione
La città è il principale centro culturale degli Urali, e possiede numerose istituzioni di istruzione superiore, tra cui l'Università di stato degli Urali, A.M. Gorky (fondata nel 1920), un conservatorio, un politecnico e istituti di mineraria, agraria, silvicoltura, diritto, medicina e formazione degli insegnanti. Vi è inoltre una branca dell'Accademia Russa delle Scienza e diversi istituti di ricerca scientifica.
[modifica] Trasporti
Ekaterinburg è un importante snodo ferroviario, con linee che partono in direzione degli Urali e del resto della Russia, tra queste passa la Transiberiana, la più lunga ferrovia del mondo. Con il recedere della crisi economica, diverse linee aeree europee hanno ripreso i voli per l'aeroporto cittadino (Aeroporto internazionale di Koltsovo SVX). Tra queste Lufthansa, British Airways e CSA Czech Airlines.
[modifica] Relazioni internazionali
Principale città degli Urali e tra le prime cinque della Russia, Ekaterinburg ospita numerosi consolati delle principali nazioni.
Ekaterinburg è gemellata con San Jose (California) e con la città italiana di Ferentino (FR) e Monfalcone grazie ai due più grandi conquistadores italiani tali Borgia e famoso Miani.