Ebro
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Ebro | |
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Lunghezza: | 928 km |
Portata media: | 745 m³/s |
Bacino idrografico: | 83.093 km² |
Altitudine della sorgente: | 1980 m s.l.m. |
Nasce: | Peňalabra (Cordigliera Cantabrica) |
Sfocia: | Mar Mediterraneo presso Tortosa |
Paesi attraversati: | Spagna |
L'Ebro (Ebre in catalano) è il più grande fiume spagnolo ed il secondo della Penisola Iberica (dopo il Tago).
La sua lunghezza, misurata dalla sorgente del Rio Hijar, sulla Peňalabra (Cordigliera Cantabrica), è di 928 km ed il suo bacino ha 83.093 km² di superficie.
Tradizionalmente, tuttavia, la sorgente si fissa a circa 1.000 s.l.m. in località Fontibre, presso Reinosa, dove una modesta risorgiva (circa 1 m3/sec) con un cippo segnala la sorgente: da qui alla foce la lunghezza è di 910 Km.
Sfocia in un ampio delta nel Mar Mediterraneo, una decina di chilometri a sud della città di Tortosa.
[modifica] Geografia
Dopo Reinosa il suo corso superiore si svolge in grandi gole. Il fiume attraversa la Cantabria, la Castiglia e León, i Paesi baschi, la Navarra e l'Aragona prima di sfociare nel Mar Mediterraneo in Catalogna, con un grande delta di 320 km² vicino a Tortosa (provincia di Tarragona).
Le alluvioni abbondanti che caratterizzano il fiume fanno avanzare il delta nel mare coi detriti trasportati.
L'Ebro bagna Logroño, Tudela, Saragozza. Il suo corso è stato attrezzato per la produzione di elettricità, l'irrigazione e la coltivazione di riso.
L'energia idroelettrica del bacino fornisce alla Spagna il 50 % della sua elettricità. La portata media del fiume nel 1971 era di 11 m³/s a Reinosa, 81 m³/s a Miranda de Ebro, 300 m³/s a Saragozza e 614 m³/s a Tortosa. L'irrigazione intensiva ha poi però ridotto questi valori, specie in corrispondenza dell'attraversamento delle steppe semidesertiche dell'Aragona.
Alla foce - aperta nell'ampio delta, sede di un parco naturale - la portata dovrebbe essere di 745 m³/s contro i 426 m³/s nel 1994. In ogni caso l'Ebro resta il massimo fiume spagnolo per portata media d'acqua (oltretutto interamente spagnolo, a differenza del Tago, del Duero, del Guadiana che scorrono, in parte, in Portogallo.
I principali affluenti sono: il Tirón, il Najerilla, l'Alhama, lo Jalón, lo Huerva, l'Aguasvivas, il Martín ed il Guadalope da destra, l'Ega, l'Arga, l'Aragón, l'Arba, il Gállego, il Segre (il maggiore per portata d'acqua) ed il Matarraña da sinistra. Lungo il corso del fiume si trovano i bacini artificiali (embalses) dell'Ebro, di Sobrón e di Mequinenza.
[modifica] Storia
Il nome proviene dal latino Iberus, legato al termine basco ibar significa « riva del fiume ».
Il fiume ha dato nome al popolo degli Iberi, da cui l'aggettivo che contraddistingue l'intera penisola, appunto: iberica.