Dolicocefalia
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La dolicocefalia è una deformazione del cranio. Il termine deriva etimologicamente dal greco e vuol dire “cranio” “lungo”.
Nelle antiche civiltà come quella azteca e quella egizia era diffusa la pratica di allungare i crani dei neonati con l'ausilio, inizialmente, di fasciature dette "rituali" in seguito di vere e proprie assi di legno che modificavano con la crescita le normali saldature delle ossa del cranio rendendolo appunto allungato.
Si crede che tale usanza avesse il fine di aumentare le capacità cerebrali del soggetto. Ma la modifica delle ossa non significa l'aumento della capacità volumetrica. Inoltre non è stata ancora comprovata la teoria che afferma che maggiore è la massa cerebrale maggiore sia l'intelligenza.
È da mettere in evidenza la somiglianza che i crani dolicocefali hanno con alcune statuine votive presumeriche, questo spiegherebbe la deformazione dei crani come la volontà di un avvicinamento anche somatico con la divinità.
La Dolicocefalia può essere però classificata anche come anomalia genetica (malformazione umana di Smith), che potrebbe partire da un processo detto craniosinostosi: con il termine craniosinostosi si intende la fusione prematura di una o più suture craniche.