Distico
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Il distico è una coppia di versi.
La parola deriva dal greco distichon, letteralmente «due volte» (dis) e «schera, fila» (stichon).
Nella metrica classica la forma più comune è quella del distico elegiaco, composta da un esametro dattilico seguito da un pentametro dattilico.
Secondo quanto riferisce la tradizione, il distico elegiaco originariamente era la base metrica di canti funebri; solo in epoche successive venne adottato dai poeti come metro per esprimere sentimenti quali l'amicizia, l'amore, la gioia, la tristezza, la consolazione e temi simili, discorsivi e vari nello stesso tempo, essendo il distico meno solenne dell'esametro e meno impetuoso, ritmicamente parlando, delle strofe liriche. Da questo punto di vista, la commistione di esametro e pentametro consentiva infatti ai poeti di smorzare il ritmo notoriamente solenne dell'esametro grazie alla cadenza tipica del pentametro, il cui secondo emistichio (= mezzo verso) era fisso (= dattilo + dattilo + sillaba finale accentata) e successivo a una cesura forte a conclusione del primo emistichio (= dattilo + dattilo + sillaba accentata; oppure: dattilo + spondeo + sillaba accentata; oppure spondeo + dattilo + sillaba accentata; oppure: spondeo + spondeo + sillaba accentata).
In più due delle cinque sillabe accentate del pentametro, collocate perfettamente al centro e alla fine del verso, consentivano al poeta di caratterizzare il contenuto con la sapiente, ma naturale per lui, disposizione delle vocali.
In pratica il pentametro fungeva da conclusione logica o continuazione di un discorso, iniziato in esametro, lieto, lamentevole, lugubre, di meraviglia, arioso e allegro (caratterizzato rispettivamente dalla presenza prevalente della sillaba accentata in "i" in "e", in "u", in "o", in "a" armonicamente e complementariamente distribuite).
I poeti latini accentuarono l'elemento soggettivo dell'elegia e usarono il distico anche nell'epigramma, sin dall'epoca di Ennio.
Una forma particolare di distico classico è il distico ecoico, in cui l'emistichio finale del pentametro è uguale a quello iniziale dell'esametro.
Nella vedrsificazione italiana il termine distico non indica necessariamente una struttura strofica. Esso è normalmente composta da due versi di eguale misura, in genere a rima baciata.