Discarica di rifiuti
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La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non selezionato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, eccetera) che non è possibile riciclare o utilizzare come combustibile nei termovalorizzatori.
Attualmente la normativa Europea prevede tre tipologie differenti di discarica:
- Discarica per rifiuti inerti
- Discarica per rifiuti non pericolosi (tra le quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani)
- Discarica per rifiuti pericolosi
L'uso delle discariche non risolve il problema dello smaltimento dei rifiuti ma lo rimanda al futuro. I residui di molti rifiuti, soprattutto di RSU e ancor peggio di rifiuti pericolosi, restano attivi per oltre 30 anni e, attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica, producono biogas e numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere. Secondo alcuni studi è possibile rilevare tracce di queste sostanze dopo la chiusura di una discarica per un periodo che va fra i 300 e i 1000 anni.
Anche dal punto di vista dell'emissione in atmosfera di gas responsabili dei cambiamenti climatici, le discariche degli ultimi due tipi risultano fortemente nocive. È infatti scientificamente provato dall’organizzazione internazionale sui cambiamenti climatici, IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che i rifiuti in discarica causano emissioni ad alto contenuto di CH4 e CO2, due gas serra molto attivi; una moderna discarica deve pertanto prevedere sistemi di captazione di tali gas (in particolare il metano, che può essere usato anziché disperso in atmosfera).
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[modifica] Struttura di una moderna discarica
Per contenere queste emissioni nocive e limitare gli inconvenienti le discariche moderne devono essere costruite secondo una struttura a barriera in modo da isolare i rifiuti dal terreno, rispettare standard igienici e riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generazione di energia. La struttura in genere è, dal basso verso l'alto:
- un fondo passivo di argilla e isolamento plastico (geomembrana)
- uno strato di sabbia per l'assorbimento, recupero e successivo trattamento del percolato
- lo strato di rifiuti
- un successivo strato superiore di terra per la copertura e la crescita di piante
- dei camini di esalazione e recupero per il gas (nel caso di discariche RSU)
Anche in questo modo i rifiuti devono rimanere sorvegliati per almeno 30 anni e l'area non è utilizzabile per altri scopi, ma si può affermare che una discarica ben controllata non produce gravissimi inconvenienti (tranne la deturpazione del paesaggio). Attualmente lo smaltimento in discarica rimane il principale metodo di eliminazione dei rifiuti, in quanto è semplice ed economico.
[modifica] I rifiuti solidi e la società
Purtroppo, specialmente in Italia, esistono numerose discariche abusive (inquinanti e pericolose), non controllate, spesso connesse con attività mafiose per il lucroso traffico illegale dei rifiuti.
Dal punto di vista energetico i rifiuti solidi sono molto più efficientemente trasformati se li si utilizza come combustibile nelle centrali di termovalorizzazione: quelle moderne non inquinano più di una qualunque altra centrale di produzione energetica. Dal punto di vista ambientale entrambe le tecniche di smaltimento (discarica e termovalorizzazione) possono essere considerate un male minore, ma da limitare in favore delle tecniche di recupero e riciclaggio. Tuttavia, anche una società educata alla minore produzione di rifiuti, al loro massimo riutilizzo e riciclaggio, non potrà mai fare a meno di un certo numero di discariche e centrali di termovalorizzazione.
L'onere del trattamento dei rifiuti è caricato nei bilanci dei comuni, che finanziano questo servizio con un'apposita tassa per la spazzatura. Essa è proporzionale ai metri quadri dell'abitazione posseduta e al numero delle persone che vi possiedono la residenza.
La spesa prevalente consiste nel costo di trasporto (operatori e camion) dalle utenze fino alla discarica, che di solito è sita in territorio demaniale, di proprietà dello stesso Comune. Se la spazzatura è depositata nel terreno di un privato o di un altro Comune, i rifiuti vengono pesati e viene pagato un corrispettivo per ogni volume introdotto in discarica. il costo è proporzionale alla produzione di rifiuti.
Giunti in discarica, i rifiuti vengono messi in una pressa dal costo di acquisto intorno ai 2 mln di euro, che li riduce in eguali cubetti di un metro cubo, per ridurne drasticamente il volume e ottimizzare l'utilizzo dello spazio disponbile.
La permanenza dei rifuti per lunghi periodi di tempo in discarica (su terreno demaniale) non comporta alcun onere, se non si valorizza l'impatto ambientale.