Diritto tributario
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Il diritto tributario è un settore specialistico del diritto finanziario caratterizzato dall'avere ad oggetto l'imposizione , a favore di soggetti di diritto pubblico, di prestazioni patrimoniali.
Il diritto tributario è una branca del diritto pubblico che regolamenta i mezzi e le procedure per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla spesa pubblica in generale, ovvero alle spese che lo Stato e gli Enti pubblici devono sostenere per poter svolgere le loro funzioni.
Il presupposto del diritto tributario è che la copertura delle spese occorrenti per la sussistenza di un’organizzazione sociale deve potersi realizzare anche senza il consenso dei singoli e discendere da un atto di supremazia dell’organizzazione sociale. Il finanziamento della spesa pubblica si realizza mediante strumenti giuridici connessi all’esercizio di un potere di supremazia e sottratti alla volontà dei debitori.
Le prime indagini sul tributo sono di tipo economico (scienza delle finanze) e dirette a studiare:
- L’equilibrio tra esigenze finanziarie pubbliche ed economia privata;
- L’utilizzo della leva fiscale al fine di realizzare finalità di interesse della collettività;
- Gli effetti delle politiche fiscali sulla formazione dei prezzi e dei redditi;
All’interno del diritto amministrativo si sviluppa lo studio del diritto finanziario. Il diritto finanziario studia, con metodo giuridico, tutte le forme di entrate pubbliche, ivi comprese quelle tributarie, come pure le regole di amministrazione della finanza pubblica. La crescita dell’importanza e della complessità del tributo portano all’autonomia del diritto tributario, sia dalla scienza delle finanze che dal diritto finanziario. Negli anni trenta si assiste ad una difesa dello studio unitario del tributo (Scuola di Pavia), in seguito prevale l’autonomia scientifica ed il diritto tributario diventa materia di autonomo insegnamento universitario.
Distinguiamo quindi :
- Diritto pubblico
- Diritto finanziario
- Diritto tributario
- Contabilità di Stato
- scienza delle finanze
- Diritto finanziario
[modifica] Origini storiche
Nello Stato assoluto esisteva una sostanziale irrilevanza della disciplina giuridica del tributo che era vista come naturale espressione del potere di supremazia con una relativa incontrollabilità della destinazione del gettito da parte dei sudditi e la inesistenza di posizioni giuridiche tutelabili nei confronti del Fisco.
Esisteva poi una coincidenza del patrimonio del sovrano con la finanza pubblica.
Nel sistema feudale il tributo diventa una rendita fondiaria del feudatario legato quindi al rapporto di vassallaggio. La questione finanziaria, durante il XII e il XIII secolo provocò molti conflitti tra i sovrani e i grandi feudatari, e tra questi e i loro vassalli. In Inghilterra i baroni ottennero la magna charta libertatis (1215) che sanciva :
- Il diritto all’autoimposizione;
- Il diritto alla legge di bilancio;
Le reazioni rivoluzionarie portano ad una notevole evoluzione del diritto tributario stabilendo alcuni principi tra i quali :
- Il tributo serve per far fronte alle spese comuni (dello Stato);
- È necessaria la disciplina giuridica del tributo;
- Bisogna fissare i limiti giuridici del tributo;
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