Difesa dei 2 cavalli
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La Difesa dei Due Cavalli è un'apertura derivante dalle mosse:
- 1. e4 e5
- 2. Cf3 Cc6
- 3. Ac4 Cf6
Analizzata per la prima volta nel XVI secolo da Polerio è considerato un'impianto molto complicato, ricco di tatticismi e sacrifici ed è pertanto molto utilizzata anche oggi. Ne esistono molte varianti, le due più esplorate sono:
- 4. d3
Il bianco imposta una partita tranquilla, che spesso può cadere nella Partita di Gioco Piano. In questo caso il nero ritarda la spinta in d5, preparandola con lo sviluppo dell'alfiere in e7, l'arrocco corto e la spinta lungo la colonna c (spostamento del cavallo e spinta del pedone); nel frattempo il bianco, oltre a sviluppare l'alfiere di donna e arroccare, cercherà di consolidare il centro con c3 e Te1.
- 4. d4 e:d4
- 5. 0-0 C:e4
Il bianco non ritarda la spinta centrale ed il nero ne approfitta cercando di conquistare la supremazia nel mezzo della scacchiera. Il nero mirerà a spingere quanto prima in d5, mentre il bianco lo ostacolerà con alfiere e cavallo. Dopo lo sviluppo dei pezzi la teoria indica parità anche in questa variante.
- 4. Cg5
La variante principale. Il bianco aumenta la pressione sul punto debole f7, mentre il nero reagirà al centro. Questa linea ha molte sottovarianti. A gioco corretto il bianco si ritroverà con un vantaggio di materiale, da consolidare e far valere, mentre il nero avrà una notevole attività di pezzi e premerà per l'apertura delle colonne centrali. Posizione pressoché equilibrata.