Dichiarazione sull'Unione dell'Europa occidentale
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Il 22 luglio 1997, il Consiglio dei ministri dell'Unione Europea Occidentale adotta la "Dichiarazione dell'unione dell'Europa occidentale sul ruolo dell'unione dell'Europa occidentale e le sue relazioni con l'Unione europea e con l'Alleanza atlantica".
La dichiarazione sarà poi allegata al Trattato di Amsterdam e la sua parte conclusiva diventerà poi un protocollo allo stesso trattato.
La dichiarazione eleva l'istituzione al rango di "parte integrante del processo di sviluppo dell'Unione europea" (Trattato di Amsterdam, Articolo J.7) pur conservando la propria autonomia istituzionale. Questo comma è stato poi soppresso con il Trattato di Nizza.
Viene ribadito che l'UE desidera "creare una vera e propria identità europea in materia di sicurezza e di difesa" e che l'UEO "fornisce all'Unione l'accesso ad una capacità operativa di difesa, in particolare nel contesto delle missioni di Petersberg", cioè missioni umanitarie, di mantenimento della pace, di ripristino della pace.
La dichiarazione individua in sostanza un percorso di rafforzamento della collaborazione tra UE e UEO nel campo della difesa, avvenuta attraverso la gestione delle prime missioni di Petersberg da parte dell'UEO (nel Golfo e nella ex Yugoslavia).
La tendenza attuale è invece quella di un rafforzamento delle capacità proprie dell'UE nell'ambito della politica estera e di difesa (PESD).
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