Dakhla (Sahara Occidentale)

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Elicottero militare in viaggio sopra Dakhla

Dakhla, o ad-Dakhla (arabo الداخلة ovvero l'esterna) (già Villa Cisneros sotto la dominazione spagnola), è una città del Sahara Occidentale.

Indice

1 La sua localizzazione
2 Demografia recente
3 La storia della città
4 Campi dei rifugiati a Tindouf
- 4.1 Gemellaggi
5 Lo sport a Dakhla
6 Fonti interattive

[modifica] La sua localizzazione

Foto aerea di Dakhla

È a 550 chilometri a sud di El Aayun sulla costa atlantica^[1]. È sopra una penisola, la Penisola di Rio de Oro che si estende parallela alla costa in direzione nordest-sudest. La penisola crea un porto naturale. Ha come coordinate 23° 39′00″latitudine nord e 15° 54′21″longitudine ovest^[2] ed è a livello del mare. È il capoluogo della regione Oued Ed-Dahab-Lagouira.

[modifica] Demografia recente

Dakhla ha 67.468 abitanti (stima 2006)^[3] ed integrato con dati ufficiali.

Tabella abitanti:

Anno	Abitanti
1982 (censimento)	17.309
1994 (censimento)	29.831
1999 (stima)	36.000
2004 (censimento)	58.104
2006 (stima)	67.468

[modifica] La storia della città

Il forte

La presenza spagnola iniziò nel 1502, con la fondazione di Villa Cisneros in seguito ad una bolla papale che concesse colonie spagnole ad est delle Isole Azzorre, la Spagna perse gradualmente il pieno controllo della zona, tantoché la colonia fu rifondata nel 1884 durante una spedizione sotto il comando di Emilio Bonelli. Durante il periodo coloniale spagnolo divenne la capitale del Rio de Oro, colonia che dapprima assorbì La Guera e successivamente si fuse con la Saguia el Hamra, creando il Sahara Spagnolo. Dopo questo periodo gli spagnoli costruirono una moderna ed interessante chiesa cattolica, nel 1953 Nuestra Señora del Carmen che attualmente non è usata per il cvulto cristiano per la mancata residenza di cattolici, e il forte di Villa Cisneros (detto fabbrica di Villa Cisneros), che gli occupanto marocchini hanno iniziato a demolire con una fase finale iniziata nel dicembre del 2004, il tutto con proteste internazionali^[4], in particolare dalla Spagna e in particolar modo dai Saharawi stessi che considerano l'opera parte della propria storia nazionale^[5]. Il culto islamico è guidato in moschee che sono costruite terra e sabbia^[6]. Durante la Guerra Civile Spagnola, la colonia era sotto controllo franchista, a Villa Cisneros fu organizzato un campo di prigionia per i fedeli alla repubblica. Fra gli internati vi fu lo scrittore Pedro Garcia Cabrera. Negli anni sessanta fu costrito a Villa Cisneros uno dei tre aeroporti del Sahara Occidentale con pista asfaltata (Codice IATA: VIL). L'aeroporto fu importante come scalo tecnico verso l'America meridionale Al momento della decolonizzazione spagnola Dakhla fu occupata dai mauritani, che dal 1975 al 1979 ne fecero il capoluogo della provincia annessa alla Mauritania di Tiris al-Gharbiyya. Consisteva nella ex colonia del Rio de Oro. Al ritiro dei mauritani, sconfitti dal Polisario fu invasa dal Marocco, ed inserita nel settembre 1985 all'interno del quinto Muro marocchino. Il 25 maggio 2005 fu repressa dalla polizia una pacifica dimostrazione in concomitanza con altre svoltesi nei principali centri abitati del Sahara Occidentale. Le manifestazioni facevano parte dell'Intifada non violenta in supporto al Polisario e per protestare per il continuo rinvio del referendum di autodeterminazione.

[modifica] Campi dei rifugiati a Tindouf

Campo dei rifugiati di Dakhla vicino a Tindouf

Un campo dei rifugiati a Tindouf porta il nome di Dakhla, e costituisce una Wilaya. Le Daira in cui è suddivisa sono: Jraifia, Argub, Umdreiga, Bojador, Glaibat el Fula, Ain Beida e Bir Enzaran.

[modifica] Gemellaggi

[modifica] Lo sport a Dakhla

All'interno della baia circoscritta dalla penisola su cui sorge la città si praticail windsurf e la pesca anche sportiva di pesci di ragguardevoli dimensioni come l'ombrina dentata^[7] (Courbine), la ricciola^[8] ed altri. La pesca di questi pesci si fa anche dalla spiaggia, ed è una rarità per pesci di queste dimensioni^[9].