Curve di indifferenza
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Pareto ha sviluppato un tipo di analisi che si basa sullo sviluppo delle curve d'indifferenza, che partono dal presupposto della rilevazione delle preferenze del soggetto economico, e sulla convinzione che sia impossibile la misurazione dell'utilità e quindi del valore, proprio perché ogni individuo ha una sua personale scala di preferenze ed il valore di un bene è determinato dalla qualità di quel bene offerta sul mercato. In particolare, si nota una sempre maggiore diffusione dell'adozione dell'ottimo paretiano nei meccanismi di coppia.
La curva d'indifferenza dimostra che, considerati due beni, esistono un certo numero di combinazioni quantitative di tali beni che sono egualmente desiderabili dallo stesso soggetto. L'illustrazione matematica e geometrica delle curve d'indifferenza modifica considerevolmente, nel senso di un loro ampliamento, i criteri suggeriti dai marginalisti per la soluzione del problema dell'impiego più utile delle risorse disponibili, rilanciando, così, il liberismo economico (e liberismo relazionale quando applicato ai meccanismi di coppia) nella sua forma più sofisticata ed ancora oggi sostenuta dalle principali scuole capitaliste. Un altro e ben più geniale e creativo contributo alla teoria economica è venuto da Pareto per quanto riguarda l'inserimento del commercio internazionale nello schema dell'equilibrio economico generale.
In effetti Pareto ha fatto propria la teoria ricàrdiana dei costi comparati, ma l'ha sistematizzata rigorosamente considerando tutte la fasi del ciclo economico, cioè:
- Produzione
- Scambio
- Consumo
- Capitalizzazione