Costituzione spagnola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Costituzione spagnola del 1978, la norma suprema o massima dell'ordinamento giuridico spagnolo, conseguenza di un processo storico denominato Transición Española che convertì il regime franchista del 1975 in una Monarchia parlamentare.
Indice |
[modifica] Storia
Template:AP La morte del dittatore Generale Francisco Franco, il 20 novembre 1975, rese possibile la proclamazione come Re di Juan Carlos I di Spagna, e poco dopo, nel giugno del 1976, la formazione di un Governo presieduto da Adolfo Suárez González, e designato secondo la legislazione vigente. Il Governo inviò alle Camere, nell'ottobre 1976, un progetto di Legge per la Riforma politica, che fu approvato dalle Camere e, posteriormente, e secondo tutti i requisiti previsti dalle Leyes Fundamentales (Leggi Fondamentali) sottoposto a referendum.
Questa Legge per la Riforma politica spagnola del 1977 supponeva una notevole alterazione delle leggi fondamentali, senza introdurre essa stessa un sistema democratico-costituzionale ma rendendo possibile la creazione di questo. La legge si inseriva formalmente nell'ordinamento vigente (la sua disposizione finale la definiva espressamente come Legge fondamnetale) ma differiva radicalmente nel suo spirito da questo ordinamento in quanto:
- riconosceva i diritti fondamentali dell'uomo come inviolabili (articolo 1);
- conferiva la potestà legislativa esclusiva alla rappresentanza popolare (articolo 2);
- prevedeva un sistema elettorale ispirato ai principi democratici e di rappresentanza proporzionale.
In seguito il Regio Decreto Legge 20/1977 regolò il procedimento per l'elezione delle Camere, elezione che si portò a termine il 15 giugno 1977, con le prime elezioni libere dal febbraio 1936.
Uno degli obiettivi prioritari delle Camere fu la redazione di una Costituzione. La Legge di Riforma politica prevedeva la possibilità che la iniziativa di riforma costituzionale fosse presa dal Governo o dal Congreso de los Diputados (Camera dei Deputati) e fu scelta questa seconda opzione. La Comisión de Asuntos Constitucionales y Libertades Públicas (commisione riguardo la Costituzione e le libertà pubbliche) del Congreso de los Diputados nominò nombró una Sottocommisione di sette deputati che elaborò una bozza di Costituzione. La bozza venne discussa nell'ambito della Commisione e, posteriormente, fu discussa e approvata dal Congreso de los Diputados. In seguito si procedette all'esame da parte della Commisione Costituzionale del Senado (Senato) e dell'assemblea plenaria dell'organo.
La discrepanza tra il testo approvato dal Congreso e quello approvato dal Senado resero necessario l'intervento di una Commisione Mista Congreso-Senado, che elaborò un testo definitivo. Questo fu votato e approvato dalle due Camere. Sottoposto a referendum venne ratificato il 6 dicembre , promulgato il 26 dello stesso mese dal Re e pubblicto nel BOE (Bollettino Ufficiale Spagnolo) il 29 dicembre (si evitò il giorno 28 poiché coincideva con la festa dei Santi Innocenti, tradizionalmente dedicato agli scherzi). Da allora il giorno 6 dicembre costituisce in Spagna un giorno di festa nazionale, il Día de la Constitución.
[modifica] Struttura
La Costituzione è la Norma Fondamentale dello Stato, alla quale sono vincolati tutti i poteri pubblici e i cittadini. Ogni disposizione o atto contrario alla Costituzione perde vigore e sarà convenientemente espulso dall'ordinamento giuridico o sanzionato secondo le disposizioni delle norme sulla giustizia costituzionale e altre disposizioni costituzionali e legali.
Seguendo la linea delle costituzioni moderne, la Costituzione spagnola del 1978 è strutturata in due parti chiaramente differenti nel contenuto: la parte dogmatica e la parte organica.
[modifica] Parte dogmatica
In questa parte è contenuta una dichiarazione dei prìncipi che indicano e incorporano i valori imperanti nella società che la promulga. Nella Costituzione spagnola la parte dogmatica è costituita da:
- Preambolo
- Titolo preliminare(articoli da 1 a 9)
- Titolo I, denominato «De los derechos y deberes fundamentales» (Dei diritti e doveri fondamentali)(articoli da 10 a 55).
Nella parte dogmatica sono contenuti i principali diritti costituzionali dei cittadini spagnoli. A sua volta il Titolo preliminare contiene i Princìpi costituzionali che determinano la configurazione dello Stato e i suoi segni di identità.
La sovranità si fa risiedere nel popolo spagnolo, ma la polemica lettera dell'articolo 2 , che include il diritto all'autonomia delle nazionalità e delle regioni che integrano la nazione spagnola, è sempre stata fonte di contrasti per la ambiguità della sua redazione che, sebbene permise di ottenere il consenso necessario per la sua approvazione, ha dato luogo a molteplici interpretazioni.
[modifica] Parte organica
Nella parte organica si modella la struttura dello Stato regolando gli organi di base che esercitano i poteri statali. Il sistema spagnolo conserva il modello tripartito di divisone dei poteri di Montesquieu, tra Potere esecutivo, Potere legislativo e Potere giudiziario.
- Titolo II, «De la Corona» (della Corona) (articoli da 56 a 65)
- Titolo III, «De las Cortes Generales» (del Parlamento) (articoli da 66 a 96)
- Titolo IV, «Del Gobierno y de la Administración» (del Governo e dell'Amministrazione) (articoli dal 97 a 107)
- Titolo V, «De las relaciones entre el Gobierno y las Cortes Generales» (delle relazioni tra Governo e Parlamento) (articoli da 108 a 116)
- Titolo VI, «Del poder judicial» (del potere Giudiziale) (articoli dal 117 a 127)
- Titolo VII, «Economía y Hacienda» (Economia e Impresa)(articoli dal 128 a 136)
- Titolo VIII, «De la organización territorial del Estado» (dell'organizzazione territoriale dello Stato)(articoli dal 137 a 158)
- Titolo IX, «Del Tribunal Constitucional» (del Tribunale Costituzionale) (articoli dal 159 a 165)
- Titolo X, «De la reforma constitucional» (della riforma costituzionale)(articoli dal 166 a 169)
La Costituzione termina con le disposizioni aggiuntive, transitorie, derogatorie e finali.
[modifica] Riforme
La Costituzione spagnola è stata modificata una sola volta per estendere ai cittadini dell'Unione Europea i diritti elettorali (attivi e passivi) nelle elezioni locali.
[modifica] Il sistema politico e le autonomie
[modifica] Il sistema politico
L'ideologia liberale impregna la Costituzione spagnola e il sistema politico. La forma di stato è Monarchia costituzionale con un Re, Juan Carlos I de Borbone, erede legittimo dei diritti dinastici di Alfonso XIII, succeduto per abdicazione a Juan di Borbone nel maggio del 1977. I poteri del monarca sono limitati e enumerati nella Costituzione.
La divisione dei poteri, idea fondamentale del pensiero liberale, è la base del sistema politico. La sovranità nazionale permette la elezione , per suffragio universale (uomini e donne di età maggiore ai 18 anni), dei rappresentanti del popolo sovrano nel Parlamento. Esercitano il potere legislativo per mezzo delle due Camere, il Congreso de los Diputados e il Senado, eleggono il Presidente del Governo e controllano l'azione del potere esecutivo.
Il Presidente del Governo esercita il potere esecutivo con l'aiuto del suo consiglio dei ministri.
Il potere giudiziario è esercitato dai giudici, carica a cui si accede mediante concorso pubblico, e dal giurato, formato da cittadini scelti tramite sorteggio in ogni giudizio. Il Tribunale Costituzionale controlla che le leggi e gli atti della pubblica amministrazione siano coerenti con la Carta costituzionale.
[modifica] Le autonomie
La Costituzione del 1978 rompe una tradizione centralista iniziata nel 1700 da Filippo V di Spagna. Come proposta di soluzione al problema regionale e alle rivendicazioni dei gruppi nazionalisti baschi e catalani, senza dimenticare il crescente nazionalismo gaelico, valenziano, delle isole Canarie e andaluso, si creò un nuovo modello di stato decentralizzato, nel quale ogni regione si converte in una comunidad autónoma (comunità autonoma) con un governo proprio, un parlamento autonomo, tribunali di ambito regionale e un Estatuto de autonomía (statuto di autonomia) che stabilisce il modello e le competenze che può assumere.
La Costituzione stabiliva due possibili autonomie. Le nazionalità storiche Catalogna, Paese Basco e Galizia avrebbero seguito una via rapida e con maggiori competenze. Anche l'Andalusia conseguì il titolo di nazionalità storica. Per le altre regioni la concesione dell'autonomia si dilatò nel tempo e il trasferimento delle competenze fu più lento.
Durante gli ultimi vent'anni lo Stato ha trasferito competenze alle regioni autonome, per ultime sanità e istruzione.
[modifica] Diritti Fondamentali
Si accolse un'ampia dichiarazione dei diritti individuali, senza restrizioni, includendo diritti sociali (al lavoro, alla casa, all'istruzione, alla sanità) e economici.
[modifica] Preambolo
La redazione del Preambolo della Costituzione era considerata un onore e richiedeva anche una certa abilità letteraria. La persona scelta per questo incarico fu Enrique Tierno Galván, ecco il testo integrale del preambolo:
Template:Cita La Nazione spagnola, desiderando stabilire la giustizia, la libertà e la sicurezza e promuovere il bene di coloro che ne fanno parte, in virtù della sua sovranità, proclama la sua volontà di:
- Garantire la convivenza democratica nell'ambito della Costituzione e delle leggi conforme a un ordine ecomico e sociale giusto.
- Consolidare uno Stato di Diritto che assicuri la supremazia della legge come espressione della volontà popolare.
- Proteggere tutti gli spagnoli e i popoli di Spagna nell'esercizio dei diritti umani, la loro cultura e le loro tradizioni, lingue e istituzioni.
- Promuovere il progresso della cultura e dell'economia per assicurare a tutti una degna qualità di vita.
- Stabilire una società democratica avanzata, e
- Collaborare nel rafforzamento di relazioni politiche pacifiche e di efficace cooperazione tra tutti i popoli della Terra.
Di conseguenza, il Parlamento approva e il popolo spagnolo ratifica la seguente Costituzione:
[modifica] Collegamenti esterni
Template:Ipr