Comunità autonome della Spagna
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Comunità Autonoma è il termine designato per indicare le suddivisioni territoriali spagnole, basate sul Titolo VIII della Costituzione del 1978, che incita il passaggio ad una forma di stato più democratica decentralizzata di quanto non fosse stata la dittatura franchista. La Costituzione, sottolinea l'uguaglianza tra le Comunità Autonome, che non potranno avere privilegi le une sulle altre. La federazione delle Comunità Autonome è vietata dallo Stato spagnolo, mentre non è proibita la cooperazione tra esse.
Il concetto di Comunità Autonoma, nasce dal fatto che in Spagna convivono molti popoli e culture diversi, e l'unificazione progressiva di uno Stato spagnolo, è sempre stato un processo molto cauto, che ha dovuto scontrarsi nella storia con tendenze opposte, come il "Carlismo", che reclamava il riconoscimento del diritto dei Regni preesistenti alla formazione dello Stato spagnolo.
L'esplosione dei nazionalismi, all'inizio del Novecento, portò in Spagna all'avvento di forze nazionaliste in Catalogna e nei Paesi Baschi, e la Costituzione del 1931 cercò di risolvere il problema creando lo Stato Integrale, compatibile con l'autonomia delle regioni. Il frutto di questo esperimento fu la concessione alla Catalogna di un regime di autonomia, che venne più tardi, durante la guerra civile, conquistato anche dai Paesi Baschi. Per la Galizia fu avviato lo stesso processo, ma con l'avvento del regime politico dittatoriale di Franco, ogni diritto di autogoverno fu represso, e i movimenti autonomistici, perseguitati.
Dal 1978, esistono 17 Comunità Autonome: Andalusia, Aragona, Asturie, Baleari, Canarie, Cantabria, Castiglia-La Mancia, Castiglia e León, Catalogna, Comunità Valenciana, Estremadura, Galizia, La Rioja, Madrid, Murcia, Navarra e Paesi Baschi. Vi sono inoltre due Città Autonome: Ceuta e Melilla.
Entro i limiti della Costituzione, alle Comunità Autonome è lasciato un ampio margine di libertà, che consente ad ognuna di esse di adottare le competenze ritenute necessarie. Sono, quindi, riservate allo Stato, tutte quelle materie che non siano state assunte espressamente da ognuna delle Comunità Autonome nel proprio Statuto di Autonomia. In settori, come la Sanità, le Assicurazioni Sociali, i contratti e le concessioni amministrative, l'ordinamento del credito, della banca e le assicurazioni, allo Stato corrisponde soltanto la legislazione di base. In questi casi le Comunità Autonome possono assumere, oltre alle funzioni esecutive, quelle legislative che sviluppino la legislazione statale di base.
In ogni Comunità Autonoma esiste un organo esecutivo, o governo, ed un parlamento autonomo, che legifera nelle materie che siano state trasferite dal governo centrale a quello regionale. Vi è anche, in ogni Comunità Autonoma, un Tribunale Superiore di Giustizia. In alcune occasioni si sono verificati conflitti di competenza fra le Autonomie ed il Governo centrale: tali conflitti vengono risolti dalla Corte Costituzionale dello Stato spagnolo.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Galleria topografica
Spagna | Comunità e Città autonome | ||
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Comunità autonome: | Andalusia | Aragona | Asturie* | Baleari* | Canarie | Cantabria* | Castiglia e León | Castiglia-La Mancia | Catalogna | Estremadura | Galizia | Madrid* | Murcia* | Navarra* | Paesi Baschi | La Rioja* | Valencia (* comunità costituite da una sola provincia) |
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Città autonome: | Ceuta | Melilla | |
Luoghi di sovranità: | Islas Chafarinas | Peñón de Vélez de la Gomera | Peñón de Alhucemas | Perejil |