Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
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La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (meglio nota con l'acronimo Consob), istituita con la legge 7 giugno 1974, n. 216, è un'autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia con la legge 281 del 1985, la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori, all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano. Prima della sua istituzione, era il Ministero del Tesoro (quindi un organo non indipendente, ma facente parte integrante del Potere esecutivo) ad avere tali funzioni.
La Consob si configurava, con la legge del 1974, come un organo di vigilanza sulle società quotate in borsa e sui fondi mobiliari. Con la legge 77 del 1983 acquisiva invece pieno controllo su tutte le operazioni riguardanti il risparmio pubblico. Ulteriori poteri di controllo venivano conferiti nel 1991, in relazione alle Sim e al contrasto del fenomeno dell'insider trading. Grazie a questi interventi legislativi, l'autorità acquista un più marcato peso istituzionale, esercitando un più vasto controllo sull'intero mercato mobiliare.
[modifica] Organizzazione istituzionale
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa è composta da cinque membri di nomina governativa, uno dei quali svolge le funzioni di Presidente.
Ad oggi (novembre 2006) il Presidente della Consob è il prof. Lamberto Cardia.
Al fine di svolgere compiutamente i suoi compiti istituzionali, la Commissione si avvale di un vasto apparato burocratico servente di quasi settecento funzionari.
[modifica] Funzioni
In relazione alle attribuzioni stabilite dalla legge, la Consob:
- regolamenta la prestazione dei servizi di investimento, gli obblighi informativi delle società quotate e le offerte al pubblico di strumenti finanziari;
- autorizza la pubblicazione dei prospetti informativi relativi ad offerte pubbliche di vendita e dei documenti d'offerta concernenti offerte pubbliche di acquisto; l'esercizio dei mercati regolamentati; le iscrizioni agli Albi di settore;
- vigila sulle società di gestione dei mercati e sulla trasparenza e l'ordinato svolgimento delle negoziazioni, nonché sulla trasparenza e correttezza dei comportamenti degli intermediari e dei promotori finanziari;
- sanziona i soggetti vigilati, direttamente o formulando una proposta al Ministero dell'Economia e delle Finanze;
- controlla le informazioni fornite al mercato dalle società quotate e da chi promuove offerte al pubblico di strumenti finanziari, nonché le informazioni contenute nei documenti contabili delle società quotate;
- accerta eventuali andamenti anomali delle contrattazioni su titoli quotati e compie ogni altro atto di verifica di violazioni delle norme in materia di abuso di informazioni privilegiate (insider trading) e di aggiotaggio su strumenti finanziari.
[modifica] Collegamenti esterni
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