Come volevasi dimostrare
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Come volevasi dimostrare è un'espressione che viene posta abitualmente al termine di una dimostrazione matematica, per segnalare che il risultato voluto è stato definitivamente dimostrato. Spesso è sostituita dalla sigla "CVD". È anche un modo di dire della lingua italiana.
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[modifica] Origine e varianti
Come volevasi dimostrare è la versione italiana più diffusa dell'espressione latina quod erat demonstrandum (abbreviata in Q.E.D.), che è diffusa internazionalmente. Quest'ultima è a sua volta derivata dalla locuzione greca oper edei deixai|ὅπερ ἔδει δεῖξαι (òper édei deìxai), utilizzata, tra gli altri, da Euclide e Archimede).
In realtà CVD non deriva direttamente da quod erat demonstrandum, ma da una variante latina, quomodo demonstrare dobebatur (Q.D.D.), che a sua volta ha dato vita a una versione italiana meno fortunata, Come dovevasi dimostrare.
[modifica] Modo di dire
La diffusione di Come volevasi dimostrare nella pratica scolastica ha determinato il suo successo nell'italiano parlato, e nel lessico giornalistico, dove l'espressione viene usata in senso parodico, come commento ironico a un fatto o avvenimento considerato inevitabile.
[modifica] Particolarità grammaticale
La frase si segnala per la presenza di un vero e proprio Hapax legomenon lessicale: nell'italiano moderno la forma verbale volevasi, con il pronome passivante si saldato come suffisso all'imperfetto indicativo voleva, compare unicamente in questa espressione.
La presenza di volevasi in luogo della forma standard "si voleva" è un preziosismo che identifica immediatamente la frase come non colloquiale. Chi la adopera fa perciò implicitamente riferimento a un gergo specialistico, che viene a seconda dei casi evocato in senso parodico, oppure come prova indiretta della propria cultura e della propria esperienza.
[modifica] In letteratura
Esistono almeno due romanzi pubblicati in Italia col titolo Come volevasi dimostrare. Entrambi sono traduzioni dall'inglese.
- Come volevasi dimostrare è il titolo con cui è noto in Italia un romanzo della scrittrice statunitense Gertrude Stein, pubblicato in origine negli USA sotto il titolo QED (1903), e in seguito come The things as they are ("Le cose come stanno", 1950).
- Come volevasi dimostrare è un giallo di Rex Stout del 1960, appartenente al ciclo di Nero Wolfe. Nell'originale s'intitolava The Rodeo Murder.
[modifica] In altre lingue
- Francese: C.Q.F.D. (ce qu'il fallait démontrer)
- Tedesco: wzbw (was zu beweisen war)
- Spagnolo: C.Q.D. (como queda demostrado)
- Inglese:
- Q.E.D. viene interpretata come "Quite Easily Done", come "Quite Eloquently Done", come "Quite Elegantly Done" o anche sarcasticamente come "Quite Enough Done".
- Alcuni preferiscono usare WWWWW o W5, sigla di Which Was What Was Wanted ("che era ciò che si voleva") o Which Was What We Wanted ("che era ciò che volevamo").
- vengono usate anche le semplici scritture (proven) e (shown).
- Queste locuzioni sono usate da tempo e in genere non vengono sostituite dalle sole lettere non seguite dal punto, come si usa invece per gli acronimi di introduzione più recente. Ad esempio Quantum electrodynamics si abbrevia con le sole tre lettere QED.
[modifica] Uso di simboli
Più recentemente si sono usati con frequenza crescente simboli tipografici particolari:
- ■ codificato ■ e come U+25A0 nell'ambito di Unicode; esso viene detto anche "tombstone" o "Halmos" da Paul Halmos primo matematico autorevole ad adottare questi simboli
- ∎ codificato come ∎ e come U+220E nell'ambito di Unicode che gli dà il nome "End of proof"
- □ codificato come □
- il triangolo ‣ codificato come ‣ e come U+2023 nell'ambito di Unicode
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