Colonne d'Ercole
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Le Colonne d'Ercole nella letteratura greca classica stavano ad indicare il limite estremo del mondo conosciuto, e oltre che un concetto geografico esprimevano un concetto filosofico di limite della conoscenza, confine da superare per il progresso scientifico. E' quindi verosimile che nel tempo la loro reale collocazione geografica sia stata spostata col progredire delle esplorazioni o conquiste militari.
Secondo una delle interpretazioni più recenti ed accreditate nel mondo scientifico internazionale, dovuta al giornalista Sergio Frau, le Colonne d'Ercole erano originariamente individuate come due isole nello stretto di Sicilia, e solo nel terzo secolo A.C. il grande geografo Eratostene, in seguito alle campagne di Alessandro Magno nell'attuale Afganistan che espandevano a oriente il modo conosciuto, avrebbe spostato il confine occidentale del mondo greco al fine di preservare la centralità della Grecia, identificando le Colonne d'Ercole con lo stretto di Gibilterra.
Legato al problema della collocazione delle Colonne d'Ercole è quello della collocazione di Atlantide, il mitico continente ricco di argento e di metalli, situato, secondo i racconti di Platone, oltre le colonne. La teoria di Frau porterebbe alla logica identificazione di Atlantide con l'isola sarda.
L'immagine delle colonne d'Ercole è legata all'origine del simbolo del dollaro "$"
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