Bucoliche
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Le Bucoliche sono un'opera del poeta latino Virgilio. Raccolta di 10 carmi (ecloghe) riguardanti canti di pastori, si svolgono in una sorta di terra edenica con natura incontaminata e vita serena. Virgilio prende come modello principale Teocrito ed altri autori, in particolare Catullo.
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[modifica] Il genere bucolico
Con le Bucoliche Virgilio introduce a Roma la poesia bucolica, rifacendosi agli "Idilli" di Teocrito, da cui riprende i temi dei pastori cantori, del culto della natura vista come oggetto di culto. Nonostante tutto introduce diverse novità: i pastori virgiliani a differenza di quelli teocritei hanno una partecipazione alle vicende e sono attorniati da un'ombra di malinconia, rappresentata anche dal paesaggio che qui si pone come rappresentazione dello stato d'animo dei pastori. Virgilio perde l'ironia e la comicità teocritea per cercare di rappresentare personaggi in cui ci si possa immedesimare e che possano far anche commuovere.
[modifica] Il paesaggio
Un ulteriore differenza tra Teocrito e Virgilio si riscontra nella rappresentazione del paesaggio: quello teocriteo è caratterizzato da un clima estivo e solare, tipico della Magna Grecia; il paesaggio di Virgilio è invece caratterizzato dal tramonto, in modo da rappresentare lo stato d'animo inquieto dei pastori e quindi di Virgilio.
[modifica] Il "puer"
Nella quarta ecloga Virgilio profetizza la nascita di un bambino che avrebbe portato a una nuova età cosmica. I critici sono divisi sull'identità del fanciullo: la maggioranza ritiene che sia il figlio di Asinio Pollione, a cui il carme è dedicato, mentre altri ci vedrebbero il figlio di Marco Antonio. Nel IV o V secolo dopo Cristo il carme venne frainteso dagli studiosi cristiani, che ritennero il testo uno scritto profetico pagano: Virgilio avrebbe previsto la nascita di Cristo, e ciò gli valse la fama di indovino e fu impropriamente considerato autore cristiano.
[modifica] Struttura dell'opera
Pur essendo diviso in 10 ecloghe l'opera non risulta essere un una raccolta, ma un vero e proprio libro, che si può dividere in due parti: dal libro I al V e dal libro VI al X, la cui estensione complessiva è pressocchè uguale.Al centro si pongono le ecloghe dai temi più elevati mentre al contrario agli estremi Virgilio pone con molte allusioni riferimento a vicende personali. C'è l'alternanza tra dialoghi e monologhi, rispettivamente nelle ecloghe pari e dispari.
[modifica] Tematiche
- Temi principali: Descrizione appunto di una natura limpida, incontaminata e di serena bellezza, centralità della poesia come valore e piacere supremo.
- Tema dell'amore: Amore inteso come forma di pazzia, che devia l'uomo dall'equilibrio interiore e dalla serenità.
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