Boscimani

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Boscimani

I San, detti anche Khwe, Basarwa o Boscimani sono un popolo che vive nel Kalahari (tra Sudafrica, Namibia e Botswana) e che è imparentato con i Khoikhoi, con i quali forma il gruppo Khoisan. Non hanno un termine per indicare il proprio popolo nel suo insieme: il termine "san" fu loro attribuito dai Khoikhoi, nella cui lingua San significa "straniero". Molti San preferiscono farsi chiamare Boesman, malgrado il fatto che gli occidentali considerino questa denominazione offensiva (boscimani, letteralmente, significa "uomini della boscaglia"). Vedi UPI feature. I nomi boscimani e Boesman derivano dall'inglese Bushmen (Lett: uomini della boscaglia).

Le prove archeologiche suggeriscono che i San abitino l'Africa meridionale da almeno 22.000 anni. Insieme ai pigmei dell'Africa centrale, i boscimani sono stati considerati la possible fonte della linea di discendenza del DNA mitocondriale - la leggendaria Eva mitocondriale.

Sono principalmente cacciatori-raccoglitori, e sono noti per aver sviluppato un particolare sistema di comunicazione manuale durante la caccia.

Nel moderno Sudafrica, i boscimani sono stati largamente assorbiti (fino alla quasi totale estinzione) al gruppo dei coloured o griqua (i quali, a loro volta, hanno avuto origine a partire dall'unione dei boeri con donne khoisan).

Dal 2002 i boscimani del Botswana richiedono un'azione legale al fine di impedire alle autorità di Gaborone di rimuoverli dalla Central Kalahari Game Reserve, la terra dei loro antenati. I boscimani, infatti, sostengono che il governo del Botswana stia tentando di distruggere la loro cultura attraverso la sedentarizzazione forzata e la persecuzione della loro identità culturale.

[modifica] Storia

I Boscimani sono i più antichi abitanti dell’Africa australe dove vivono da almeno 20 000 anni. Il loro habitat è il vasto deserto del Kalahari. Si definiscono come "coloro che seguono la luce" spostandosi in funzione delle piogge per nutrirsi di frutti, radici e di tutto quello che la natura mette a disposizione.

Questo popolo nomade di cacciatori e raccoglitori occupava una volta l'intera Africa australe. L'arrivo successivo dei Bantù, agricoltori sedentari, e dei Hottentots allevatori et che parlavano una lingua della stessa famiglia, ha decimato questa popolazione e l'ha espulsa verso terre sempre più ingrate. L'arrivo degli agricoltori olandesi [Boeri] e [ugonotti] ha ridotto ulteriormente in miseria questa popolazione cacciandola dalle sue terre d'origine.

Relegati oggi in una tra le più povere terre del mondo, il Kalahari, I Boscimani rischiano ancora di dover trasferirsi in quanto il governo del Botswana vorrebbe integrarli ai benefici della civiltà ma, soprattutto, pare che l'integrazione sia sostenutà in realtà per lasciar posto a prospettive di sfruttamento delle miniere di diamanti progettate da De Beers.

Nel 1991, il Botswana Christian Council ha publicato un rapporto a proposito di un caso concernenete alcuni boscimani sospettati di cacciare in una proprietà privata catturati e torturati da parte delle guardie dei parchi nazionali.

Nel 1997, molti di loro furono cacciati dalle loro case nel Kalahari e coloro che sono rimasti hanno subito delle drastiche riduzioni del loro territorio di caccia, con continui soprusi e torture. All'inizio del 2002 i soprusi si sono intensificqti: le pompe d'acqua sono state distrutte, le riserve d'acqua svuotate nel deserto e la caccia e la raccolta vietata. Praticamente tutti i Boscimani sono stati espulsi dalla Riserva del Kalahari ma numerosi di loro sono poi ritornati sulle loro terre e moltri altri vorrebbero fare altrettanto.

[modifica] Cultura

Le lingue boscimane appartengo alla famiglia khoisan. Parlano lingue differente ma che sono tutte caratterizzate da consonanti aspirate tradotto nella scrittura con il sogno "!" oppure "/".

I Boscimani sono dei cacciatori-raccoglitori che, per migliaia di anni, hanno trovato la loro sussistenza nel deserto grazie alle loro conoscenze ed alle loro abilità. Cacciano — soprattutto numerose specie di antilopi — ma il loro cibo quotidiano è sempre stato costituito da frutti, bacche e radici del deserto. Molti di loro sono stati obbligati a lasciare il territorio per vivere nei villaggi situati in zone non adatte alla caccia ed alla raccolta.

È noto che nel Botswana, esso subiscono la discriminazione e l'ostracismo della società tswana malgrado un programma di sedentarizzazione lanciato dal governo. Riallogiati in campi miserabili ou bien vivant dans les ranchs dans lesquels ils travaillent, les bushmen sont rejetés et marginalisés à l'instar des Aborigeni d'Australia. Quelques 3 000 bushmen vivraient encore au centre du Kalahari mais dans une réserve naturelle créée par le gouvernement botswanais.

Il film [[Gli dei sono caduti sulla testa] diede una notorietà effimera a questo popolo dimenticato la cui lingua, come le altre lingue khoisan e la xhosa (una lingua bantù che si è evoluta al contatto con le lingue Khoisan).

Poesia boscimana

Prendi la mia figura e dammi la tua !
Prendi la mia figura, la mia figura infelice
Dammi la tua figura,
con la quale tu tornerai
Quando tu morirai
Quando tu scompari dalla mia vista
Tu ti addormenti e poi ritorni.
Lasciami rassomigliarti, perché tu sei pieno di gioia
Tu risorgi ogni volta sempre più vivo
Dopo che tu sia scomparso dai miei occhi
tu non ci hai mai promesso
che anche noi ritorneremo
e saremo di nuovo felici dopo la morte ?

[modifica] I boscimani nella cultura

I boscimani del Kalahari divennero noti al pubblico internazionale negli anni Cinquanta, grazie al famoso libro di Laurens van der Post intitolato Il mondo perduto del Kalahari, poi divenuto una serie della BBC.

Nel 1980 il film-commedia The Gods Must Be Crazy raccontava del primo incontro di una tribù di boscimani del Kalahari con un artefatto della società moderna (nella fattispecie, una bottiglia di Coca-Cola).