Bernd Rosemeyer
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Bernd Rosemeyer (nato a Lingen il 14 ottobre 1909 e morto sull'autostrada Francoforte-Darmstadt il 28 gennaio 1938) è stato uno dei più forti piloti tedeschi da Gran Premio.
Dopo una breve carriera da motociclista, che lo portò a vincere diverse corse in salita nel 1934 con una moto DKW, Bernd ebbe l'opportunità di partecipare a un test che l'Auto Union (la Casa automobilistica grande rivale della Mercedes in quegli anni) aveva organizzato per saggiare nuovi talenti. L'Auto Union era inoltre la prima squadra che utilizzò con continuità la rivoluzionaria architettura del motore posteriore centrale sulle auto da corsa, cosa che richiedeva grandissima sensibilità e fulminei tempi di reazione per evitare improvvisi e pericolosi testacoda. Rosemeyer si adattò immediatamente a quella potentissima ma insidiosa vettura tanto da arrivare secondo dietro alla Mercedes del grande Caracciola in quello che era il suo secondo Gran Premio, la gara dell'Eifel al Nurburgring del 1935, suscitando enorme sensazione. Dopo altre buone prove, Bernd vinse il suo primo Gran Premio già alla fine di quel 1935, sul circuito cecoslovacco di Brno. In quell'occasione egli conobbe la giovane e già famosa aviatrice Elly Beinhorn, che divenne sua moglie l'anno dopo. Nel 1936 Rosemeyer a bordo della sua Auto Union dominò l'intera stagione automobilistica, vincendo i Gran Premi di Germania, di Svizzera, d'Italia, dell'Eifel e di Pescara, aggiudicandosi il Campionato Europeo Grand Prix. Vinse inoltre le corse in salita (allora molto prestigiose) di Friburgo e di Feldberg, diventando Campione Tedesco della Montagna. Nel 1937 la lotta contro lo squadrone Mercedes divenne più dura, ma Rosemeyer riuscì comunque a vincere la corsa dell'Eifel, poi la prestigiosa Coppa Vanderbilt a New York, e infine i Gran Premi di Pescara e di Donington. All'inizio del 1938, le autorità sportive indirono un nuovo confronto tra Mercedes e Auto Union per stabilire il record di velocità su strada, che all'epoca dava grande prestigio alla Casa che lo deteneva. Quando fu la volta di Rosemeyer, a una velocità dell'ordine dei 430 Km all'ora, un'improvvisa sbandata fece uscire di pista la vettura e per Bernd non vi fu nulla da fare. Nel tempo si è cercato di individuare le cause del tragico incidente, attribuendolo una improvvisa raffica di vento e all'asfalto sdrucciolevole. Ricerche più recenti fanno invece propendere per un difettoso fissaggio delle carenature e delle uscite per l'aria sulla carrozzeria, che hanno scatenato un effetto portante facendo decollare la vettura. Sia come sia, finì così la brevissima ma stupenda avventura di Bernd Rosemeyer, uno dei più grandi talenti naturali che caratterizzò le corse degli anni '30, anche attraverso i suoi duelli con gli assi dell'epoca, da Caracciola a Nuvolari. Oggi, nel luogo dell'incidente, sull'autostrada A5, venendo da Francoforte in direzione Darmstadt (verso sud), nella prima area di sosta subito dopo l'uscita Langen-Morfelden è possibile vedere un monumento dedicato a questo indimenticabile pilota.