Baldassarre Peruzzi
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Baldassarre Peruzzi (Siena, 7 marzo 1481 - Roma, 6 gennaio 1536) è stato un pittore e architetto italiano, specializzato in fortificazioni militari.
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[modifica] Biografia
Nel 1503 si trasferisce a Roma per studio, pur continuando a gravitare tra lì e Siena. Nel 1504 è l'aiuto del Pinturicchio durante la realizzazione degli affreschi nella Biblioteca Piccolomini nel Duomo di Siena.
A Roma lavorò per lungo tempo: tra gli altri, progettò la Villa Farnesina (1509-1511), ora sede dell'Accademia dei Lincei e lavorò ai mosaici della cappella di Sant'Elena nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Nel 1516-17 lavora alle decorazioni di Santa Maria della Pace sotto la guida di Raffaello.
Nel 1520 alla morte di Raffaello Antonio da Sangallo il Giovane divenne primo architetto della Fabbrica di San Pietro e Peruzzi assunse l' incarico di coadjutore che era stato di Sangallo fino a quel momento.
Viene chiamato a lavorare in molti luoghi d'Italia: a Carpi (1515), a Bologna, chiamato per il completamento della facciata di S. Petronio (1522-23), realizza il "portale della chiesa di S. Michele in Bosco", il "palazzo Lambertini" (poi demolito), la "cappella Ghilisardi"" nella basilica di San Domenico a (1530-34), il cartone con "l'Adorazione dei Magi", ma ciononostante fu più celebre dopo la sua morte più che da vivo. Con il suo stile architettonico, secondo alcuni critici, preannunciò il Manierismo.
Nel 1527, durante il Sacco di Roma fu fatto prigioniero dagli spagnoli e riuscì a farsi liberare raggiungendo rocambolescamente Siena dopo uno sbarco a Porto Ercole. Tornò a Roma solo qualche tempo dopo grazie all'interessamento di alcuni prelati che apprezzavano le sue doti artistiche.
Nel 1529-30 il Peruzzi lavora per il castello di Montepo, nel comune di Scansano, nella Maremma toscana.
Fu molto amico del Beccafumi.
Una delle più importanti costruzioni realizzate dal Peruzzi è il "Palazzo Massimo alle Colonne", sempre a Roma, costruito sulle rovine dell'Odeon di epoca romana.
Il Vasari ricorda questa opera nelle sue Vite:
- ...fece anco, stando in Roma, il disegno della casa de' Massimi girato in forma ovale, con bello e nuovo modo difabbrica; e nella facciata dinanzi fece un vestibulo di colonne doriche molto artifizioso e proporzionato, et un bello spartimento nel cortile e nell'acconcio delle scale, ma non poté vedere finita quest'opera, sopragiunto dalla morte.
L'artista, a causa della conformità del terreno innalzò una facciata curva, con al pian terreno, tra una serie di paraste, un colonnato aperto si un vestibolo all'antica, sopra una fascia convessa, unico elemento orizzontale, che sostiene le finestre a edicola del piano nobile, negli ultimi due piani, mette finestre a mezzanino, esemplificate su quelle del palazzo Branconio dell'Aquila di Raffaello, l'effetto dinamico della facciata è accentuato dal chiaroscuro dato dalla griglia dei giunti delle pietre.
È sepolto nel Pantheon non distante dal suo maestro Raffaello, e i senesi gli dedicarono una lapide nel 1921:
- BALTHASARI PERUTIO SENENSI VIRO ET PICTURA / ET ARCHITECTURA ALTISQUE INGENIORUM ARTIBUS / ADEO EXCELLENTI UT SI PRISCORM OCCUBUISSET / TEMPORIBUS NOSTRA ILLUM FELICIUS LEGERENT / VIX ANN LV MENS XI DIES XX / LUCRETIA ET JO SALUSTIUS OPTIMO CONIUGI ET / PARENTI NON SINE LACRYMIS SIMONIS HONORII / CLAUDII AEMILIAE AC SULPITIAE MINORUM EILIORUM / DOLENTES POSUERUNT / DIE IIII JANUARII MDXXXVI / RESTUTUITA ALL'ONORE DEL PANTHEON / A CURA DEI SENESI MCMXXI
[modifica] Le opere
A Siena partecipa alla fortificazione della città in continuo conflitto con Firenze, che culminerà in seguito con la guerra del 1552-1555. A questo riguardo, più che per una singola opera, il Peruzzi è celebre per aver applicato gli studi relativi alle nuove strategie di combattimento necessarie davanti alle nuove armi "da fuoco". Bastioni e fortificazioni medievali non si adattavano più alle tattiche cinquecentesche, ed egli capì e tradusse in pratica le nuove necessità, come il bastione angolare senza "punti ciechi".
Nella sua città natale costruisce il Castello di Belcaro e lavora al palazzo Celsi-Pollini in Pian dei Mantellini.
Altri lavori del Peruzzi (o della sua bottega), oltre che a Roma e Siena, sono anche:
- ad Ostia: gli affreschi nel castello di Giulio II sono riferiti dal Vasari;
- in località "Salone vecchio" (non lontano dalle sorgenti dell'Acqua Vergine, nell'Agro romano): gli è attribuita la progettazione della villa del cardinale Trivulzi; la villa fu saccheggiata in tempi successivi, poi usata come casale ed infine abbandonata;
- nel reatino lavora al castello di Roccasinibalda.
Testimonianze artistiche apprezzabili sono state lasciate anche dal figlio, Giovanni Sallustio Peruzzi.
[modifica] Dipinti
Presentazione di Santa Maria al Tempio, Roma, Santa Maria della Pace
[modifica] Bibliografia
- Simon Pepper, Nicholas Adams, Armi da fuoco e fortificazioni. Architettura militare e guerre d'assedio nella Siena del XVI secolo, Nuova Immagine Editrice, Siena 1995 ISBN 887145068X
- Baldassarre Peruzzi 1481-1536. Atti del XX Seminario internazionale di storia dell'architettura, Marsilio Editore, in uscita [1]
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