Bacchilide
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Bacchilide (Iuli, isola di Ceo, 516 a.C. ca - 451 a.C. ca) poeta lirico greco, nipote di Simonide e coetaneo di Pindaro, suo rivale in poesia.
Ha compiuto numerosi viaggi: prima in Tessaglia e in Macedonia, poi ad Atene. A Siracusa è ospite del tiranno Gerone; viene in seguito esiliato nel Peloponneso probabilmente per motivi politici, infine ritorna nella sua patria. Ha scritto: epinici, ditirambi, inni e parteni, che sono stati successivamente raccolti e divisi in dieci libri dai filologi alessandrini.
Di tutta la sua vasta produzione poetica rimanevano solo pochi frammenti sparsi, ma nel 1897 furono ritrovati due papiri egiziani, che ci hanno restituito gli epinici e i ditirambi; così oggi possiamo leggere 14 epinici e 5 ditirambi (alcuni frammentari).La struttura dei suoi epinici è simile a quella di Pindaro: il mito occupa la parte centrale; l'occasione per la composizione del canto è data da una vittoria di un atleta alle Olimpiadi. La vittoria dell'atleta è inserita in un mito, che ha due funzioni: dare solennità all'evento e rendere eterno quel momento. L'evento particolare oltrepassa così i limiti temporali e si innalza a modello esemplare per tutti. Da ricordare è l'epinicio a Gerone, vincitore a Olimpia nel 468 a.C., e i due ditirambi dedicati alla saga di Teseo.
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