Ather Capelli
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Ather Capelli (Ferrara 31 ottobre 1902 - Moncalieri 31 marzo 1944) è stato un giornalista italiano.
Giovanissimo aderì al Partito Nazionale Fascista, con cui partecipò alla marcia su Roma e successivamente ad alcune operazioni di repressione nell'Africa Orientale Italiana, in cui venne gravemente ferito. Negli anni Venti e Trenta collaborò con numerose testate e scrisse drammi ed opere teatrali che furono inscenati dalla compagnia filodrammatica "Sursumcorda".
Dopo l'ingresso dell'Italia nella Seconda guerra mondiale, chiese di potersi arruolare nell'esercito ma la sua domanda fu respinto a causa di una sua grave menomazione. Continuò così la sua attività giornalistica, che lo portò il 2 gennaio del 1943 ad entrare nella redazione della Gazzetta del Popolo.
Rimase fedele al fascismo anche dopo l'armistizio di Cassibile ed il 20 settembre del 1943 diventerà direttore della Gazzetta del Popolo e poi dell'Illustrazione del Popolo (17 gennaio 1944). Il 31 marzo del 1944, dopo aver discusso con il suo collaboratore Indro Montanelli, fu ucciso dal partigiano Giovanni Pesce che lo attendeva nei pressi della sua abitazione: fu lo stesso Pesce a confermare tale avvenimento nel suo libro Soldati senza uniforme del 1951.