Astrolabio
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L'astrolabio è uno strumento con cui si misurano gli angoli celesti. La sua invenzione è dovuta a Hypatia di Alessandria o secondo altri ad Ipparco di Nicea.
Per molti secoli, fino all'invenzione del sestante fu il principale strumento di navigazione.
[modifica] Parti di un astrolabio
Un astrolabio è formato da diverse parti:
- Un cerchio graduato, come un goniometro, chiamato madre, o dal latino mater. La madre è scavata al centro per alloggiare le altre parti dello strumento.
- un braccio ruotante fissato al centro.
- Una lamina. Un sottile disco alloggiato all'interno della madre su cui è incisa la proiezione stereografica della sfera celeste ad una determinata latitudine (la lamina si cambia a seconda della latitudine più prossima).
- La rete. Una struttura ruotabile, a volte complessa e finemente decorata, che si sovrappone alla lamina e indica, tramite le punte (o fiamme), la posizione di particolari stelle "fisse" ben note. Il numero e le stelle scelte variano da modello a modello, solitamente sono presenti dalle 20 alle 30 fiamme.
[modifica] Voci correlate
- Meccanismo di Antikytera
- Sfera armillare
- Orologio astronomico
- Notturlabio
- Planetario
- Torquetum