Arturo (astronomia)
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Classificazione |
gigante rossa | |
Classe spettrale | K1.5 IIIpe | |
Tipo di variabile | sospetta variabile | |
Periodo di variabilità | 8 giorni | |
Costellazione | Boote | |
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Ascensione retta |
14h 15m 39,672s | |
Declinazione |
+19° 10' 56,688" | |
Lat. galattica |
69,11° | |
Long. galattica |
15,14° | |
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Diametro medio |
25.585.000 km
15,9 volte il Sole
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Massa |
1-1,5 volte il Sole
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Periodo di rotazione | 48 giorni | |
Velocità di rotazione |
17 km/s | |
Temperatura superficiale |
4.900 K (media)
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Luminosità |
110 volte il Sole
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Indice di colore (B-V) | 1,24 | |
Metallicità | 20%-50% del Sole | |
Età stimata | >4,6 × 109 anni | |
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Magnitudine apparente da Terra |
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Magnitudine apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
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Magnitudine app. | -0,04 | |
Magnitudine ass. | -0,38 | |
Diametro apparente da Terra |
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Diametro apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
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Parallasse | 88,78 ± 0,68 mas | |
Moto proprio | Ar: −1093,45 mas/anno Dec: −1999,40 mas/anno |
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Velocità radiale | -5,2 km/s |
Arturo (Alpha Boötis), è la quarta stella più brillante del cielo, con una magnitudine di -0,05. È una stella gigante rossa, di tipo spettrale K1 IIIpe. Le lettere p ed e stanno rispettivamente per peculiare ed emissione, indicanti cioè che lo spettro elettromagnetico della luce emessa dalla stella è inusuale e pieno di linee di emissione. In realtà non sono caratteristiche strane per una gigante rossa, ma Arturo è un caso particolarmente strano. Arturo ha una luminosità 110 volte superiore a quella del Sole, ma questo numero è sottostimato perché buona parte della luce emessa dalla stella è nell'infrarosso. Tenendo conto anche di questo, Arturo è 180 volte più luminoso del Sole.
Secondo le recenti osservazioni del satellite Hipparcos, Arturo è distante 36,7 anni luce (corrispondenti a 11,3 parsec), cioè è una stella piuttosto vicina. Le osservazioni del satellite ci hanno anche fornito due dati prima sconosciuti. Per prima cosa, si è trovato che Arturo è lievemente variabile, cambiando luminosità di 0,04 magnitudini in un periodo di 8,3 giorni. Si pensa che la superficie della stella oscilli lievemente, una caratteristica comune nelle giganti rosse. Nel caso di Arturo, il fatto interessante è che si sa già che più rossa è una gigante, più variabile sarà (i casi estremi come Mira variano di decine di volte la propria luminosità nell'arco di alcuni mesi). Arturo non è molto rossa, e si colloca proprio sul confine tra la variabilità e la stabilità.
Hipparcos ha inoltre suggerito che Arturo sia una stella binaria, con una compagna circa venti volte più debole della primaria, e orbitante attorno ad essa così da vicino da porsi ai limiti della nostra capacità di rilevarla. Tuttavia, studi più recenti tendono a favorire l'ipotesi che sia una stella singola.
Il nome della stella deriva dal Greco Arktouros, che significa il guardiano dell'orso. È un riferimento al suo essere la stella più luminosa del Boötes (il cacciatore), e vicina alle due orse (Ursa Major e Ursa Minor).
Arturo può essere facilmente trovata in cielo seguendo l'arco formato dal Gran Carro. Continuandolo, è possibile trovare sia Arturo che Spica (α Virginis).