Artefatto
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Un artefatto è un oggetto la cui forma è giustificata dalla prestazione a cui era destinato, ancora prima della sua effettiva realizzazione. Cioè materializza l'intenzione preesistente da cui ha tratto origine. Gli artefatti presuppongono un progetto, uno scopo e di conseguenza un'intelligenza capace di attività creativa. Dal punto di vista della psicologia cognitiva gli artefatti sono oggetti prima cognitivi, poi realizzati concretamente.
In un martello, ad esempio, è evidente la ragione per la quale esiste una estremità pesante. Una pietra al contrario deve la sua forma a cause naturali, quali: terremoti, rotolamenti, frane, onde, etc.
Dal punto di vista evolutivo Homo Abilis, ad esempio, possedeva questa capacità solo a livello embrionale: la costruzione di utensili complessi (come asce, falcette e raschiatoi), oltre al possesso della motricità fine, presuppone una capacità immaginativa, ossia un’idea del prodotto che è anteriore alla sua esecuzione. Reperti di questo tipo, trovati in grandi quantità nei siti archeologici, sono riconosciuti come prodotto di un’attività di tipo creativo perché rispetto a tutti gli altri sassi sono il risultato di un'arte. Un grado di intelligenza creativa che, seppur basso, dà un vantaggio competitivo rispetto alle altre specie con cui condivide l'ambiente. L'accrescersi in Homo Erectus e Sapiens di abilità cognitive immaginativo/creative porterà alla costruzione di artefatti sempre più complessi.
[modifica] Le Caratteristiche degli artefatti
Le caratteristiche fisiche che distinguono gli artefatti dagli oggetti naturali sono: Regolarità e Ripetitività.
- Regolarità
l’insieme di proprietà possedute dagli oggetti artificiali, quali la simmetria perfetta e la forma ricca di figure geometriche semplici (superfici piane, spigoli rettilinei, angoli retti). Dal punto di vista cognitivo queste caratteristiche assumono un significato preciso e possono essere riferite a certi tipi di organizzazione percettiva, come i criteri di raggruppamento secondo fattori di prossimità, somiglianza, continuità, simmetria.
- Ripetitività
la caratteristica più importante, intesa come riproduzione di oggetti che mostrano le intenzioni sempre uguali del loro creatore. Psicologicamente questa proprietà degli artefatti potrebbe essere ancor meglio definita come ridondanza. Una ciotola può avere differenti misure, essere costruita con molti materiali, ma alcuni elementi sono sempre presenti e si rifanno al prototipo che ne identifica la specie.
I criteri appena definiti, inquadrati all’interno delle concezioni psicologiche del funzionamento mentale, ci aiutano a comprendere come si formano i programmi motori destinati ad utilizzare gli artefatti di una stessa specie, quand’anche si presentino con fogge differenti come le penne o le caffettiere o come sia possibile riconoscere gli oggetti da particolari prospettive o in contesti inusuali.
Il concetto di riconoscimento e/o l'usabilità di un artefatto può essere ulteriormente affinato col termine affordance che indica le proprietà reali o percepite che le cose possiedono o sembrano possedere.
[modifica] Bibliografia
- Groppo M., Locatelli M.C., - Mente e cultura - Raffaello Cortina Editore, Milano, 1996
- Monod J., - Il Caso e la Necessità - Mondatori, Cles (TN), 1970
- Neisser U., - Cognition and Reality. Principles and Implications of Cognitive Psychology. - S.Francisco, W.H. Freeman Company, 1976.